"Non ho mai scritto un libro ma ne ho rotolati parecchi". Questa la frase apparsa sulla parete, già ritinteggiata dopo altre scritte, nella zona dell'Olivella, nel centro storico e vicino alla chiesa, dietro a uno dei pali di pubblica illuminazione. Danneggiato il discendente del canale di scolo dell'acqua piovana, accanto alla porta d'ingresso del luogo di culto. Due bottiglie vuote di plastica in bella vista, abbandonate tra l'inferriata e una finestra ovale. Il fenomeno non si arresta.

I vandali sono sempre pronti a colpire. I cittadini tornano a chiedere interventi e azioni atte a scoraggiare i soliti ignoti. Tra tutte l'attivazione dell'impianto di videosorveglianza. L'Olivella, purtroppo, da tempo, troppo, è presa di mira dai vandali. Terra di nessuno lo è sempre stata, luogo privilegiato per gruppi di teppisti che di notte si divertono ad imbrattare i muri con scritte ingiuriose.

Mura e pavimento colorati di viola. Frasi d'amore, insulti e poi le bestemmie. Di tutto e di più abbiamo scritto nel tempo. Su una lato della parete, proprio vicino all'ingresso della chiesa è comparsa mesi fa la scritta "Satana". Sale la protesta dei residenti che da anni chiedono di attivare le telecamere di sorveglianza. Una soluzione va trovata per la pace dei residenti. Nonostante i lavori di pulizia degli operai del Comune e di volontari, purtroppo il sito dell'Olivella continua ad essere sotto scacco dei vandali.

Da anni l'area nelle vicinanze del multipiano sale alla ribalta della cronaca. I cittadini hanno fatto diversi appelli agli enti competenti, ma il problema si ripropone un giorno sì e l'altro pure.