Colpo alla Banca Popolare del Cassinate di San Giorgio, i carabinieri hanno scovato in una casa abbandonata di Sant'Apollinare il furgone usato dai malviventi per sradicare la cassaforte. E il bancomat, ovviamente vuoto.

Elementi estremamente importanti quelli su cui si stanno concentrando le attenzioni degli investigatori, che stanno comparando le impronte digitali e le tracce trovate a Sant'Apollinare con quelle prelevate sull'auto abbandonata a Sant'Angelo. Cioè sull'auto utilizzata per la fuga (risultata rubata) e abbandonata poco dopo l'incidente in cui uno della banda è rimasto ferito nel tentativo di seminare i carabinieri. Una scoperta importante per le indagini che serviranno a identificare gli autori del colpo.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, tutt'ora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Pontecorvo, sembrerebbe che i malviventi abbiano usato dapprima un furgone - un Renault Trafic Koleos - per caricare (e forse per anche per sradicare) il bancomat dalla filiale di San Giorgio. Poi sono fuggiti sulla strada dei santi, verso Sant'Apollinare, dove hanno cambiato l'auto portando via con sé soltanto i soldi. Questo potrebbe indicare una cosa ben precisa: la banda non poteva rischiare troppo, quindi è plausibile pensare che chi ha agito abbia ispezionato prima la zona, segnando uscite e vie di fuga. Magari individuando nella casa abbandonata il posto più sicuro dove poter aprire la cassaforte, asportare il denaro (circa 6.000 euro), cambiare mezzo - una Bmw - e fuggire. Operazioni che, anche per i ladri più allenati, richiedono tempi certi in grado di non mettere a rischio l'intera operazione.

Il rinvenimento del bancomat e del furgone, quindi, racconta molto di più. Racconta che i malviventi non sono nuovi al territorio, lascia ipotizzare che abbiano avuto il tempo di studiarlo, di vedere quanto tempo occorre per arrivare da San Giorgio al casolare e quanto per fuggire verso Sant'Angelo. A bloccarli, però, sono stati i carabinieri della Compagnia di Cassino che durante un controllo del territorio hanno individuato i ladri e li hanno tallonati. Fino allo schianto della banda contro la balconata di una casa in costruzione, a S. Angelo, poi ancora - anche con uno dei sodali ferito - nelle campagne circostanti. La caccia all'uomo non è finita.