Rinvenute ieri in località Casalotti alcune bottiglie di plastica contenenti presumibilmente sostanze stupefacenti. Forse il micidiale crack. Il ritrovamento è stato effettuato dalla Protezione civile di San Giovanni Incarico allertata dagli abitanti del posto. Poco dopo sono accorsi anche i Carabinieri della stazione locale e quelli Forestali di Castro dei Volsci, che hanno disposto il sequestro delle bottiglie con il liquido sospetto.

Erano le 17.30 di giovedì quando arrivava una segnalazione telefonica alla Protezione civile comunale coordinata dall'assessore Antonio Carnevale. Veniva richiesto un tempestivo intervento in località Casalotti, nei pressi di Colle Pellegrino, una zona al confine tra San Giovanni Incarico e Falvaterra, dove erano state notate delle bottiglie che apparentemente potevano contenere liquido incendiario per innescare un rogo.

I volontari della Protezione civile, con le dovute precauzioni, si sono avvicinati alle bottiglie e hanno capito che poteva trattarsi di altro: droga, appunto, e di quella molto pesante. Da qui la richiesta di intervento girata ai Carabinieri forestali di Castro dei Volsci che, confermando il sospetto, hanno disposto il sequestro di una decina di bottiglie contenenti tracce di liquido per essere analizzate.
Si tratterebbe di compresse di crack disciolte in acqua. Il luogo e le miscele preparate farebbero pensare alla possibile preparazione di un cocktail da sballo. Un sospetto, questo, alimentato da un ormai acclarato traffico di droga sul territorio sangiovannese e nei paesi limitrofi.

Ora le indagini dei Carabinieri forestali dissolveranno ogni dubbio sulla composizione delle sostanze liquide rinvenute nelle bottiglie che, se confermate, innescherebbero una profonda riflessione sulla diffusione di droghe così dannose come il crack.