Aveva il permesso per allontanarsi dai domiciliari per andare al lavoro, invece andava diretto dalla ex compagna per stalkeggiarla. Non solo parole e insulti, ma gesti violenti, botte e aggressioni fisiche. Episodi quotidiani che la donna non ha mai denunciato perchè troppo innamorata del suo carnefice. Ma ieri mattina durante i controlli di routine gli agenti del Commissariato di Cassino hanno riportato l'uomo, un trentacinquenne della città martire, dietro le sbarre su ordine della Corte di Appello di Roma. L'uomo era ai domiciliari per aver commesso reati connessi al mondo degli stupefacenti.

Questi episodi si sono susseguiti per mesi, la donna non ha mai proferito parola con nessuno per difendere quell'uomo per il quale provava dei sentimenti così forti, seppur così contrastanti. Ma nei giorni scorsi l'uomo ha esagerato e lei non ce l'ha fatta più, le violenze si sono protratte anche davanti ai figli di lei e l'istinto di protezione materno ha superato l'amore cieco per l'ex compagno. Lo ha denunciato per le aggressioni, lo stalking. e gli atteggiamenti persecutori. La vittima ha dovuto ricorrere alle prestazioni del Pronto soccorso per farsi curare le ferite. Una storia di grande violenza, l'ennesimo episodio di un uomo "malato" di amore folle e cieco, corrisposto dalla sua compagna in un disperato vortice fatto di eros e thanathos che alla fine è esploso nella furia più brutta.

L'appartamento in cui viveva il trantacinquenne ristretto ai domiciliari già oggetto di sfratto da parte dell'ente proprietario, è tornato nella disponibilità dell'Ater, da ieri quando l'uomo è stato recluso nel carcere San Domenico.

Intanto, un ventottenne molisano residente a Cassino è stato sottoposto agli arresti domiciliari su ordine della Procura della Repubblica di Isernia, per l'espiazione di una pena residua in relazione ad una condanna per lesioni personali ed omicidio colposo.