Immagini crude di morte e distruzione sono ormai scolpite nella mente degli italiani. Tanto che il terremoto, dopo gli eventi che hanno devastato l'Italia centrale, è salito sul podio delle angosce.
E' quanto emerge dal decimo rapporto dell'osservatorio sulla sicurezza, realizzato dalla Fondazione Unipolis, Demos. La percentuale di coloro che temono di rimanere vittime di disastri naturali è, infatti, cresciuta di 13 punti rispetto allo scorso anno. Un salto in avanti particolarmente rilevante, che rende l'idea di quanto le calamità naturali spaventino. In Ciociaria ci sono zone rosse come il colore del sangue. Rappresentano le aree dove il rischio è più elevato. Sono due. All'interno ci sono i comuni del Sorano, della Valcomino e del Cassinate. È lì che un' eventuale scossa tellurica potrebbe provocare una tragedia simile a quella che si è verificata nel reatino. Ne sono convinti i geologi della Regione, tanto che nel piano di riclassificazione fanno un parallelismo tra alcune aree del Frusinate e quelle della Sabina.
Di strategie e metodi per la messa in sicurezza, proprio per tutelare vite umane e antichi borghi, se ne parlerà nel corso di un convegno promosso dalla Bpf. L'appuntamento è per domani all'Auditorium San Paolo di Frosinone. Saranno i rappresentanti degli ordini degli architetti e degli ingegneri della Provincia di Frosinone, insieme ai geologi del Lazio, ad affrontare i temi che riguardano la prevenzione dei rischi sismici del patrimonio immobiliare del territorio e a fornire soluzioni operative e finanziarie per gli interventi di prevenzione e messa in sicurezza. L'obiettivo è quello di chiarire e approfondire gli interrogativi comuni, stimolare la consapevolezza civile, scavalcare e abbattere le superstizioni e le paure, fornire valide chiavi di lettura per avanzare il diritto alla conoscenza di un fenomeno naturale con il quale si può convivere se adeguatamente compreso.