Polemiche, volantini, esposti: alla fine la "guerra" contro la maestra porta a una soluzione pratica. Le due sezioni della scuola dell'infanzia sono state accorpate e l'insegnante contestata non sarà più sola: accanto a lei una collega che la affiancherà nel corso delle lezioni, ora unificate per le due classi. Questo il provvedimento preso dalla scuola dopo le segnalazioni dei genitori, che hanno espresso in più occasioni le loro preoccupazioni per l'atteggiamento quantomeno discutibile della donna. Timori che avevano portato le famiglie dei piccoli, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, a tenere i figli a casa, cosa che è accaduta per l'intera settimana appena trascorsa. Alla notizia dell'accorpamento delle due sezioni e della presenza di un'altra insegnante, i genitori hanno deciso di far tornare i figli a scuola. Nei giorni scorsi le famiglie sono state anche ricevute dal sindaco Simone Cretaro, al quale hanno espresso tutto il loro malcontento e le preoccupazioni.

Stesso discorso fatto al dirigente scolastico. Nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, infine, sono apparsi dei volantini davanti alle finestre, alla recinzione della scuola e sui muri: "I bambini non si toccano. #boicottalamaestra", queste le parole scritte nero su bianco. E così, dopo le iniziali rimostranze, alle quali è seguita l'assenza prolungata degli alunni da scuola, e la "guerra" dei volantini, sul caso sarebbe stato inoltrato persino un esposto. Al momento, però, sul contenuto e sui sottoscrittori non ci sono conferme. Stando alle accuse delle famiglie, i bambini sarebbero tornati a casa anche con segni sul corpo e sul viso, perché verrebbero lasciati "liberi" di fare ciò che vogliono. Salirebbero sui banchi, sulle sedie e, durante l'ora del gioco, si sarebbero verificati anche piccoli incidenti tra gli alunni.

Il rientro

Non tutti i genitori ieri hanno portato i bambini nella struttura situata in una zona periferica della città. Solo alcuni sono entrati; ma alla notizia dell'accorpamento delle due sezioni e con la presenza, quindi, di un'altra maestra accanto a quella contestata, hanno deciso di farli tornare, anche perché alla fine dell'anno manca ancora qualche mese e non sarebbe giusto togliere ai bambini il diritto di frequentare la scuola dell'infanzia. Non è escluso, però, che alcuni decidano, come hanno minacciato, di trasferirli in un altro plesso.