È arrivata nell'ospedale di Alatri con forti dolori al volto. A provocarle una frattura pluriframmentaria alle ossa nasali, stando alle accuse, sarebbe stato il compagno, un diciottenne di origine egiziana. Lui è stato arrestato, mentre lei, 36 anni di Veroli, è stata presa in cura dai dottori della struttura sanitaria di Alatri. La prognosi è di trenta giorni. Ieri mattina c'è stata la convalida dell'arresto. Il giovane è stato scarcerato e nei suoi confronti è stato disposto il divieto di avvicinamento alla donna.
La ricostruzione
L'accusa per l'egiziano è di rapina, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il fatto si è verificato nel pomeriggio di venerdì. I due erano nella loro abitazione quando il convivente violento, e sembrerebbe ubriaco, ha aggredito la compagna rompendole il naso. I militari della stazione carabinieri di Alatri, acquisita la notizia e al termine di attività investigativa, hanno tratto in arresto il diciottenne.
Gli uomini dell'Arma hanno accertato che il ragazzo, mediante violenza e minacce, si era impossessato del telefono cellulare della donna. Si è scagliato, poi, contro di lei, procurandole una frattura pluriframmentaria alle ossa nasali, oggetto di prognosi di trenta giorni rilasciata dai sanitari dell'ospedale "San Benedetto" di Alatri.
L'arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del Comando di Alatri, in attesa di giudizio con rito direttissimo, accusato del reato di rapina, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Ieri mattina c'è stata la convalida nel tribunale di Frosinone. Il giovane, difeso dagli avvocati Fiorella Testani e Alessandro Moratti, è stato scarcerato ma non potrà più avvicinarsi alla compagna. La trentaseienne ne avrà ancora per un mese, anche se, molto probabilmente, lo spavento e i segni delle botte, non li dimenticherà tanto facilmente.