"Ammazzata due volte. Gilberta, se puoi, perdonaci tutti". Questo è solo uno dei tanti messaggi che da qualche ora circolano su Facebook e altri social network e che esprimono indignazione e rabbia prima di tutto dei familiari, ma anche degli amici, dei conoscenti e dei cittadini di Sora. La sentenza della Corte d'Assise d'Appello, che ha riconosciuto la semi infermità mentale ad Antonio Palleschi, riducendo la pena a venti anni di reclusione, ha scatenato violente polemiche anche sul web, dove in tanti hanno espresso dure parole contro la giustizia. "Una vergogna italiana" l'ha definita Martina Sperduti, responsabile Suav di Fratelli d'Italia. "Un'ingiustizia per questa dolce famiglia che piange la morte brutale di una figlia, sorella, cognata e splendida zia. La comunità di Sora è con voi". Dure anche le parole del nipote di Gilberta, Luca Palleschi, che ha condannato per il sistema Giustizia per questa sentenza. "Ti hanno uccisa di nuovo, Gilberta. Solo 20 anni all'assassino che ci ha portato via una donna meravigliosa. Solo 20 anni per un crimine che ci darà i brividi fino alla morte" scrive ancora Anna Rita. Anche il sindaco di Sora, Roberto De Donatis, ha commentato quanto accaduto nell'aula della Corte d'Assise di Roma: "Sono sconcertato e amareggiato, come cittadino ma anche come rappresentante di una città che non ha mai metabolizzato il dolore per un delitto così efferato e atroce. Vedere vanificata la richiesta di una pena, che nemmeno in parte può lenire il dolore di una famiglia, mi getta in un profondo senso di sconforto".
Riconosciuta la semi infermità mentale all'assassino di Gilberta: anche sui social esplode la rabbia
Sora - La notizia sulla condanna a vent'anni per l'assassino della professoressa di Sora ha scatenato polemiche e indignazione
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