La frontiera delle truffe porta a porta non conosce limiti. Così come l'inventiva dei malviventi che dopo essere passati per la chiamata del presunto avvocato, poi dell'assicuratore, poi del corriere che doveva lasciare un pacco di ricambi per il computer del nipote e i venditori dell'enciclopedia, hanno sfondato la frontiera del cibo. I nuovi truffatori ora girano sul furgone dei surgelati porta a porta. A cadere vittima del raggiro sarebbe stata una donna alcuni giorni fa.

La signora, una sessantenne, avrebbe aperto la porta della sua villetta nella prima periferia di Cassino. Davanti a lei due giovanotti con una tuta blu e con il sorriso smagliante, le avrebbero proposto un'occasione da non perdere sui prodotti in promozione. Pesce, dolcetti e rustici a prezzi imbattibili. I due si sarebbero accomodati in cucina con un catalogo patinato pieno di immagini di prodotti gustosi, e tra un caffè e una chiacchiera, avrebbero convinto la signora della genuinità dell'offerta.

La donna attratta dai prezzi molto bassi avrebbe allora compilato il modulo con l'ordine, i due dopo averlo controllato su un piccolo pc, avrebbero esclamato: «Che fortuna, abbiamo già tutto nel furgone». Così hanno chiesto alla donna di saldare l'ordine dicendole di fare spazio nel frigo mentre loro uscivano a caricare i prodotti. La donna ha pagato e ha lasciato uscire i due ragazzi dirigendosi poi verso il frigorifero per fare ordine tra i ripiani. Dopo una decina di minuti però dei due neanche l'ombra e quando la signora si è affacciata in giardino non solo non ha visto i due uomini, non c'era più neanche il furgone. Intanto gli alimenti che aveva tolto dal freezer in attesa di quelli appena ordinati si erano scongelati lì sulla tavola in cucina. Oltre il danno la beffa.

«Non ci possiamo fidare più di nessuno - ha esclamato una residente del quartiere - Ci imbrogliano in tutti i modi possibili. Ci entrano in casa sconosciuti e ci portano via soldi e oggetti sotto il naso come se niente fosse». Sembrerebbe che non sia il primo caso accaduto nel Cassinate. I truffatori si presentano come rappresentanti di prodotti surgelati o di gelati e lusingano i "clienti" con offerte interessanti alle quali è difficile dire no in tempo di crisi. I malviventi poi incassati i soldi, quasi sempre cifre irrisorie, se ne vanno con una scusa qualsiasi, lasciando le massaie intente a ricevere le scorte di prodotti surgelati da sistemare nei congelatori. Le forze dell'ordine intanto seguono tutti i casi e invitano a non aprire agli sconosciuti.