Una bomba ecologica all'ex Stelvio di Ceprano, dove sono stati rinvenuti, interrati all'interno e all'esterno dell'ex fabbrica, sostanze altamente inquinanti, rifiuti speciali e materiale pericoloso tombato in passato anche all'interno delle buche nelle quali un tempo, quando il sito produttivo era attivo, c'erano le presse.

Martedì scorso il sopralluogo presso l'ex Stelvio di personale tecnico incaricato dalla Procura della Repubblica, dal Ministero dell'Ambiente, da Ispra, Regione, Provincia, Arpa Lazio e Comune di Ceprano. Una scoperta sconcertante e al contempo importante, effettuata, come sottolinea l'assessore all'Ambiente Elisa Guerriero, «dopo chel'amministrazione Galli ha evidenziato e sollecitato su tutti i tavoli, ministeriali e non, la disastrosa situazione ambientale». Un risultato importante raggiunto anche grazie alla determinazione con cui gli amministratori si sono posti di fronte all'allarme ambientale. Il cimitero di veleni riportati alla luce martedì scorso nell'ex Stelvio non rappresenta la prima scoperta del genere in quel sito. Infatti, già nel 2010 furono scoperti alcuni capannoni pieni di "veleni" e oggi la questione ritorna attuale: scavando sotto il cemento e sotto la terra nuove sostanze altamente inquinanti riaffiorano.

A commentare la notizia è proprio l'assessore Guerriero, presente al sopralluogo: «Abbiamo sollevato a gran voce su tutti i tavoli la disastrosa situazione ambientale del territorio di Ceprano e il sopralluogo all'ex Stelvio è il frutto proprio di questo nostro lavoro volto a concentrare le attenzioni sulle situazioni più gravi. Questo a dimostrazione che l'attenzione verso la questione ambientale è massima. La necessità di assicurare poltrone e incarichi per accordicchi politici ha fatto dimenticare che, di ambiente contaminato, le persone si ammalano e muoiono; abbiamo avuto amministratori che pubblicamente hanno affermato di aver ricoperto tale delega senza essere minimamente dentro il problema. Dal nostro insediamento, invece, abbiamo cominciato a lavorare sapendo che l'ambiente era, è e sarà una priorità. A coloro che oggi polemizzano su iniziative che tutelano la salute o denunciano rischi presenti da decenni, domando cosa facessero quando la delega ambientale in questo comune era affidata a persone incapaci e, come mai, restano silenti quando dai palazzi di giustizia filtrano notizie inquietanti su ex sindaci a processo con l'accusa di aver truffato sulle bonifiche».

Da qui il suo polemico interrogativo: «L'ambiente nel nostro Comune è devastato da decenni - conclude la Guerriero - forse siamo in presenza di una diffusa, poco etica, doppia morale?».