Ancora un colpo a scuola. Ancora una banda attrezzata capace di distruggere le porte blindatissime dell'istituto per rubare tablet e notebook. Ieri mattina l'amarezza si è impossessata di un'altra scuola media, la Conte. E anche qui, come 24 ore prima alla Di Biasio, il suono della campanella è stato preceduto dall'arrivo dei Carabinieri. Maxi furto e grande abilità di azione. Uno sconcerto per gli "abitanti" dell'istituto.

La dinamica

In barba alla massima allerta dopo il colpo grosso alla Di Biasio dove sono state distrutte porte blindate e finanche inferriate, la "banda del flex" è entrata di nuovo in azione. Di notte. Una porta laterale ha favorito l'ingresso e l'uscita. Una volta all'interno sapevano come muoversi e dove colpire. Due le "armi" che, da una prima ricostruzione, potevano essere nel kit dei malviventi: un piede di porco per spostare il montante e, alla vista dei primi pistoni, un flex per tagliarli. Appunto, tagli chirurgici che hanno reso inoffensive le costose blindature apposte per tenere al sicuro i notebook della scuola, vera ricchezza per stare al passo con i tempi e per una didattica 2.0. Così sono potuti entrare nell'aula multimediale e mettere nel sacco il prezioso materiale, nella presidenza e in altri uffici. Colpo mancato nell'area segreteria: pare che i ladri non siano riusciti ad aprire la porta perché possedeva tre serrature (sopra, sotto e una intermedia) e non una come le altre. Forse, serviva troppo lavoro e per un giorno feriale era rischioso. Hanno però avuto il tempo di trovare e tagliare la cassaforte prelevando i contanti all'interno: operazione non riuscita invece alla banda in azione alla Di Biasio che l'ha abbandonata nei corridoi. Poi, con il loro carico di dieci tablet e 30 notebook - per un valore di circa 5.000 euro - hanno abbandonato il campo lasciando nello sconforto i primi che, ieri mattina, hanno varcato la soglia dell'istituto.

Amarezza e commenti

«Grande amarezza perché quando si colpiscono le scuole si colpiscono i ragazzi». Ha subito commentato il sindaco Carlo Maria D'Alessandro che, anche ieri mattina, è arrivato immediatamente nell'istituto scolastico per verificare il danno e per portare la sua vicinanza. Non solo, ora l'Ente dovrà occuparsi, come per la Di Biasio, anche di riparare i danni, dai lavori di muratura all'acquisto delle nuove porte.

«Purtroppo - ha aggiunto il sindaco - i delinquenti non pensano a quale danno creano alla collettività con queste azioni. Probabilmente neppure la videosorveglianza potrà servire, di fronte a episodi come questo. Bisogna pensare a un sistema di allarme collegato a carabinieri e polizia. La cosa più imbarazzante è che il colpo sia avvenuto in settimana, purtroppo c'è un'escalation e un senso di sfida. E questo è preoccupante». Innumerevoli i commenti e la desolazione. Non solo per gli insegnanti ma anche i genitori: una ferita inferta a tutti.