In tre giorni due gare a rischio per l'ordine pubblico. Sono quelle che il Frosinone dovrà affrontare, prima in casa con il Verona, sabato, e poi lontano dal Comunale con il Perugia, martedì. Due rivali, per certi versi, storiche le cui sfide in passato hanno determinato anche episodi di cronaca extrasportiva con incidenti, feriti, arresti, daspo e, in qualche caso, condanne.

L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha inserito Frosinone-Verona e Perugia-Frosinone tra gli incontri «connotati da elevati profili di rischio». Tuttavia non è stato ritenuto necessario un rinvio alle determinazioni del comitato di analisi per la sicurezza sulle manifestazioni sportive. Da qui le raccomandazioni al Gos per sospendere le facilitazioni ai sostenitori ospiti, per limitare la vendita dei biglietti solo ai sottoscrittori dei programmi di fidelizzazione, aumento degli steward e scambio di informazioni tra le società.

Con il Verona, il 29 novembre 2015, prima dell'incontro di serie A si erano verificati violenti scontri, provocati da un gruppo assai numeroso di tifosi veneti giunti in Ciociaria in largo anticipo. All'incrocio di viale Europa era così volato di tutto con lancio di bottiglie, sassi, perfino una panchina. Nell'immediatezza dei fatti sette veronesi erano sta- ti arrestati, poi sono scattai i daspo, ben 102. Anche la rivalità con il Perugia, sin dalla stagione in cui le due compagini battagliarono per la promozione diretta in B, ha dato problemi di ordine pubblico.

Nel capoluogo l'episodio più cruento, il 22 dicembre del 2013. Un gruppo di ultras del Perugia si scontrò con le forze dell'ordine nel tentativo di sfondare lo sbarramento di via Mola Vecchia. Vennero denunciati 17 tifosi biancorossi. Di questi due hanno patteggiato una condanna a dieci mesi, mentre dodici, dopo aver risarcito gli agenti feriti, hanno chiesto e ottenuto la messa alla prova.