Frosinone e Ceccano hanno già bruciato il bonus dei trentacinque superamenti annui dei limiti per le polveri sottili. L'ennesima conferma della situazione d'allarme sull'inquinamento nella valle del Sacco. Frosinone Scalo ci ha messo 46 giorni a sforare quota 35, mentre a Ceccano sono serviti due giorni in più. Ma la sostanza resta la stessa: il capoluogo ha oltrepassato i limiti già in 37 occasioni contro le 35di Ceccano e le 21 di Alatri, la città più vicina a toccare il poco ambito traguardo.

Superare il limite imposto per legge già a febbraio non è una novità per le due città che soffrono maggiormente del problema polveri sottili. Restringendo il campo della ricerca agli ultimi cinque anni si nota che a Frosinone Scalo i 35 sforamenti annui si raggiungono tra il 10 febbraio e il 26 marzo. L'anno in cui più velocemente si è oltrepassata la soglia è stato il 2013 quando il 35esimo sforamento è arrivato il 10 febbraio. L'anno dopo l'allarme è scattato quindici giorni più avanti, mentre nel 2015 la data X è stata il 16 febbraio. Decisamente meglio, ma è un'eccezione, andò lo scorso anno quando il limite di legge, a seguito del quale scattano le contromisure come blocchi del traffico e targhe alterne, venne sorpassato il 26 marzo.

Simile è stato l'andamento a Ceccano negli stessi anni con superamenti raggiunti il 16 febbraio nel 2013, una settimana dopo l'anno successivo, il 12 febbraio nel 2015 per arrivare al 10 marzo lo scorso anno. Negli altri comuni il bonus sforamenti si esaurisce di solito tra novembre e dicembre, tranne due eccezioni ad Alatri e Cassino, nel 2013, quando il trentacinquesimo sforamento venne raggiunto rispettivamente il 4 e 5 marzo. Negli anni successivi Alatri ha raggiunto quota 35 il 25 novembre, il 7 dicembre e, lo scorso anno, il 10 dicembre, mentre Cassino ha raggiunto il limite il 25 novembre, il 7 e il 10 dicembre.

A Frosinone alta normalmente il limite di legge per le polveri sottili viene superato a dicembre. Così è stato il 18 dicembre 2013, il primo dicembre dell'anno dopo, il 7 dicembre del 2015 e, infine, il 27 dicembre scorso. Per Ferentino le date cerchiate di rosso sono il 30 novembre 2013, il 14 ottobre 2014 e il 22 dicembre 2016. Andando a ritroso nel tempo, su tutte, spicca una data. È il 1° dicembre 2014 quando tutte le centraline Arpa in provincia di Frosinone segnarono valori oltre quota 170 microgrammi per metro cubo (il limite di legge è 50 e, secondo l'Oms è nocivo già a tale quota). Anzi, ben tre andarono oltre i 200. Il primato in quel caso fu della centralina di viale Mazzini con 221, seguita a ruota da Alatri con 220, Anagni con 207, quindi Ceccano con 191, Cassino con 183, Ferentino con 178, Frosinone Scalo con 173 e Fontechiari con 171.