"Regoliamoci", l'iniziativa che la Serie B porta avanti ormai da 4 stagioni, oggi fa tappa a Frosinone ed è stata presentata nella sala stampa dello Stadio Matusa. «Regoliamoci - ha piegato Gianluigi Pocchi, un esponente della lega, è un corso di prevenzione e formazione sul "game-fixing", cioè sul fenomeno delle partite truccate».

Come sappiamo questo tipo di illecito viene commesso con il coinvolgimento dei calciatori, e "Regoliamoci" si rivolge appunto agli atleti al fine di fargli conoscere i rischi che si corrono nell'alterare il risultato di una partita. Questa mattina lo staff di "Regoliamoci" ha incontrato la prima squadra del Frosinone Calcio e nel pomeriggio incontrerà anche il settore giovanile. Il corso "Regoliamoci" è stato tenuto, oltre che da Gianluigi Pocchi, anche da Eliana Ventola, rappresentante dell'Istituto per il credito sportivo e dall'avvocato penalista Guido Camera.

Eliana volpe si è occupata di spiegare ai giocatori e alla società quali sono le implicazioni economiche negative, a cui si va incontro quando si viene condannati per una frode sportiva. Guido Camera, invece, si è soffermato sulle norme penali inerenti al game-fixing, constatando che, rispetto agli altri anni, la situazione è molto migliorata. Camera, inoltre, sta lavorando per migliorare l'efficacia delle sanzione: c'è infatti una legge di iniziativa governativa, attualmente sotto l'esame delle commissioni, che mira ad attuare l'esproprio dei beni - di un valore corrispondente alla cifra scommessa su una partita - invece di optare per la pena detentiva.