Un esposto anonimo rischia di far saltare la sessantacinquesima edizione del carnevale di Pontecorvo. Una notizia che in queste ore sta facendo tremare l'intera città fluviale che rischia di bloccare la manifestazione allegorica più amata del territorio. Un'azione che il sindaco Anselmo Rotondo è deciso a contrastare in ogni modo possibile annunciando tutte le azioni in suo potere per evitare un simile scempio e annuncia: «Presenterò un esposto per far luce su chi vuole affossare la storia e la cultura della città con questi metodi camorristici».

I fatti

A scatenare i controlli delle autorità competenti è stato un esposto anonimo presentato contro i carristi che stanno lavorando da mesi, sottraendo tempo alle proprie famiglie e al proprio lavoro, sulle strutture in cartapesta. Proprio a seguito di questa denuncia sono partite una serie di accertamenti che mettono seriamente a rischio la sessantacinquesima edizione della kermesse.

«La misura è colma - afferma il sindaco Rotondo su tutte le furie - in questi diciotto mesi siamo stati riempiti di fango, accuse infondate, ma mai ci saremmo aspettati che i soliti noti, che si nascondono dietro un esposto anonimo, avrebbero messo in pericolo la sessantacinquesima edizione del carnevale di Pontecorvo. Con un esposto contro il lavoro dei carristi, infatti, si sta mettendo a serio rischio il carnevale. Solo fango sanno produrre i nostri detrattori. Personalmente mi assumerò, nel caso ce ne fosse bisogno, la responsabilità per non fermare la storia, la tradizione e il divertimento. Non lo permetterò. Siatene certi».

La contromossa

Ma contro questo atto il sindaco è deciso a mettere in campo tutte le iniziative di contrasto. «I documenti sono apposto, il piano di sicurezza altrettanto,e una volta ultimati i controlli da parte delle autorità preposte farò io un esposto, con tanto di firma, per capire chi vuole affossare questa città con metodi camorristici - sottolinea Rotondo - Non ci fermeremo davanti a nulla, nel nostro passato non cisono ombre, non cisono fallimenti. La nostra è e sarà un'amministrazione cristallina, potremo fare scelte non condivisibili, ma la sera la nostra casa sarà sempre quella che ci siamo scelti con le nostre famiglie».