In casa era in corso una perquisizione domiciliare per trovare la droga che lui stesso aveva ammesso di detenere. All'improvviso, sotto gli occhi di tutti, si è diretto correndo verso una finestra, l'ha aperta e si è lanciato nel vuoto, schiantandosi  la morte nel momento in cui si è schiantato al suolo. La vittima è un sedicenne di Lavagna, nel levante genovese, ma potrebbe essere il figlio dei vicini di casa, il compagno di scuola dei nostri figli. Una storia di gioventù inquieta, che sconvolge e turba.  

I fatti

Il ragazzo, del quale per sacrosante ragioni di privacy omettiamo le generalità, era stato fermato all'uscita di scuola, dal liceo che frequentava, da alcuni finanzieri impegnati in un servizio di controllo anti droga. Ai militari aveva ammesso di possedere 10 grammi di hashish, detenuti nella sua casa. Di qui, le fiamme gialle insieme al 16enne si sono diretti nell'abitazione di residenza del giovane per la necessaria perquisizione e il sequestro dello stupefacente.

L'epilogo

Purtroppo, però, chissà per quali reconditi e misteriosi motivi, mentre era in corso il sopralluogo - in quel momento nell'abitazione era presente la madre - il giovane si è gettato dalla finestra. Soccorso immediatamente, è morto durante le operazioni di trasferimento in elicottero al pronto soccorso dell'ospedale San Martino di Genova. 

Un episodio che, come detto, lacera l'animo, soprattutto in quanto inserito in una serie di fatti molto simili fra loro, che hanno tristemente come protagonisti giovani e giovanissimi, afflitti da un apparentemente ingiustificabile "mal di vivere". Ricordiamo in proposito che appena ieri abbiamo scritto dell'undicenne di Anzio che si è gettato anche lui da una una finestra per ragioni che carabinieri, familiari e specialisti stanno tentando di capire. Il ragazzino è ancora ricoverato in gravissime condizioni in ospedale.