Gli stabilimenti non più attivi sono la meta preferita dei ladri di rame. E non fa eccezione l'ex Solac di Frosinone. L'oro rosso risulta particolarmente appetito anche perché, venduto al mercato nero, frutta un bel po' di soldi. Qualche ora di lavoro, magari in piena notte, in zone poco frequentate e il gioco è fatto. A meno che, a interrompere le operazioni non intervengono le forze dell'ordine. L'altra mattina, infatti, i carabinieri del Norm della compagnia del capoluogo hanno arrestato due persone per furto: in auto avevano caricato quaranta chilogrammi del prezioso metallo.

Per i due, uno residente a Monte San Giovanni Campano e l'altro ad Alatri sono scattati gli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida che si terrà oggi in tribunale. A sorprendere la coppia, mentre era intenta a rovistare all'interno dello stabilimento, in cerca di rame, sono stati i militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Frosinone, impegnati in un'operazione di controllo del territorio finalizzata anche alla repressione dei furti. In base alle accuse, i due uomini, un ventottenne di Alatri e un trentenne di Monte San Giovanni campano, erano intenti a tranciare e caricare nel vano portabagagli dell'autovettura, dei cavi elettrici in rame, staccati dall'illuminazione presente nell'ex stabilimento del latte. Ma la loro presenza non è apparsa inosservata.

Proprio in quel momento sono intervenuti i carabinieri che li hanno colti sul fatto. Dal controllo effettuato sull'autovettura utilizzata dalla coppia sono stati recuperati circa quaranta chilogrammi del prezioso oro rosso. Stando così le cose, gli stessi sono stati tratti in arresto con l'accusa di furto mentre, la refurtiva, è stata restituita agli aventi diritto. I due fermati sono allora finiti agli arresti domiciliari, in attesa dell'udienza per il rito direttissimo che avrà luogo questa mattina in tribunale.