Terza vittoria di fila senza subire reti. Primo posto di classifica con due lunghezze di vantaggio sulla seconda. Un Frosinone che vola. Certo, siamo soltanto alla quarta di ritorno e con diciassette gare ancora da giocare diventa del tutto fuori luogo lasciarsi andare a qualsiasi tipo di volo pindarico. Ma allo stesso tempo non è in discussione il fatto che la formazione di Pasquale Marino è in crescita costante e, quindi, alla luce di tutto ciò, sognare un immediato ritorno in Serie A diventa lecito. Da sempre il calcio insegna che i campionati si vincono soprattutto con il reparto arretrato. Va- le a dire con una difesa impenetrabile. E di settimana in settimana, di partita in partita, quella della formazione di Pasquale Marino diventa sempre più forte, compatta e sicura dei propri mezzi. Lo dimostrano i nove punti conquistati nelle ultime tre gare di campionato, Brescia in casa, Latina in trasferta e Carpi al Comunale, vinte tutte con il risultato di 1 a 0 e con un altro dato molto importante: mentre nelle partite contro le rondinelle e i pontini ci sono voluti due miracoli di Bardi nel primo caso, e un paio di errori sotto misura degli avanti nerazzurri nell'altro, per ottenere il bottino, sabato pomeriggio i canarini non hanno concesso alla compagine di Castori la benché minima possibilità di impensierire il loro estremo difensore.

Un Frosinone che vince giocando al calcio

Siamo partiti dagli ottimi numeri che ha regalato la difesa dei giallazzurri negli ultimi duecentosettanta minuti, ma di certo non può passare in secondo piano un altro aspetto: questo Frosinone vince giocando al calcio. Facendo possesso e verticalizzando ogni qual- volta se ne presenta l'occasione. Addirittura incredibile il dato ri- guardante la percentuale che nel primo tempo di sabato ha visto i giallazzurri avere un possesso palla del 70%, al cospetto di una formazione che a inizio stagione veniva considerata tra le maggiori candidate alla vittoria finale. Se poi vogliamo andare a cercare il classico pelo nell'uovo possiamo dire che nella ripresa la compagine ciociara non riesce a ripetersi sugli altissimi livelli della prima, ma allo stesso tempo si dimostra sempre in grado di controllare in maniera quasi impeccabile qualsiasi tentativo da parte dell'avversario di avvicinarsi dalle parti di Bardi (o Latina di Zappino). Soprattutto, come detto, in occasione dell'ultimo successo.

Le new entry dimostrano grande affidabilità

Ma le buone nuove in casa giallazzurra non arrivano soltanto da una difesa impenetrabile e un gioco fatto di possesso e palleggio. Non può, infatti, passare inosservato il fatto che tutti i neo acquisti (fatta eccezione per il portiere Cojocaru che non ha ancora esordito in maglia canarina) del mercato invernale stanno di- mostrando di essersi immediata- mente calati nella splendida realtà del Frosinone calcio. Sono subito entrati in sintonia con i nuovi compagni e di partita in partita stanno dimostrando di meritare di avere, oltre alle qualità morali appunto, anche importanti doti tecniche e fisiche. Krajnc è stato perfetto fin dall'esordio con la maglia giallazzura. Maiello dopo l'ingenuità di Chiavari, prima a Latina ma soprattutto contro il Carpi, ha mostrato a tutti le sue innate qualità di metronomo in mezzo al campo. Mokulu ha fatto in pieno il proprio dovere nell'unica gara fin qui giocata da titolare dimostrando di essere alternativa importante alla coppia gol del Frosinone composta da Daniel Ciofani e Dionisi. Fiamozzi man mano che mette minuti nelle gambe dimostra sempre più personalità e, infine Terranova, al quale sono bastati pochi minuti per riappacificarsi nel migliore dei modi con la mitica curva nord. Ora, però, è fondamentale centellinare le loro energie alla luce dei pochi minuti giocati nell'ultimo anno e allo stesso tempo non mettere nel dimenticatoio quei canarini che in B hanno già vinto e in A non demeritato.