Un debito che vale... una minaccia armata. Nonostante si trattasse di una somma irrisoria, pari a circa cento euro. I fatti si svolgono nella tarda mattinata di venerdì, in una zona di Cassino poco distante dal centro. Un uomo bussa alla porta di una sua conoscente. Nessuna frase di circostanza, inizia a inveire poco istanti dopo aver varcato il portone d'ingresso.

Discutono, fin troppo animatamente, di un vecchio debito non saldato, una somma irrisoria ma quanto basta per far perdere la pazienza all'uomo. La donna, terrorizzata, riesce a chiudere la porta alle spalle del suo interlocutore e chiama immediatamente il 112. Che cosa è successo? La signora, di 42 anni, è sconvolta ma quando compone il numero dei Carabinieri ha le idee chiare in testa: vuole l'intervento dell'Arma. Dichiara di essere stata minacciata con una pistola da un suo conoscente e grida tutto il suo bisogno di aiuto. I militari arrivano immediatamente sul posto e iniziano ad ascoltarla. Lei ricostruisce tutte le fasi di quella "chiacchierata" particolarmente accesa e racconta di aver visto agitare davanti ai suoi occhi una pistola nera. Ancora terrorizzata racconta anche che la tremenda minaccia sarebbe scaturita per non aver onorato un piccolo debito contratto con il suo aggressore.

Così i militari della compagnia di Cassino, agli ordini del maggiore Silvio De Luca, si recavano immediatamente presso l'abitazione dell'uomo e, subito, avviano una perquisizione domiciliare, nel corso della quale trovano una pistola a gas, di marca italiana, priva di tappo rosso e caricatore (apparendo, quindi, come un'arma vera), corrispondente sia nella forma che nella dimensione a quella descritta dalla vittima. L'arma, che si trovava custodita all'interno di un mobile della cucina, viene posta sotto il vincolo del sequestro probatorio mentre lo stesso personale del Norm della Compagnia Carabinieri di Cassino, a conclusione della specifica attività info-investigativa, denunciano in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria, il quarantanovenne (tra l'altro, già gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio e la persona) poiché ritenuto responsabile del reato di "esercizio arbitrario delle proprie ragioni". Intanto, nel weekend gli stessi militari della caserma di Cassino hanno continuato le attività di controllo in pieno centro, durante le ore della movida, e nelle campagne di tutto il territorio per scoraggiare i malviventi soprattutto nei furti