Assalto alla banca Popolare del Cassinate di via Casilina a Arce. La banda dei bancomat torna a colpire. L'erogatore di banconote è stato sradicato dalla propria postazione e trascinato per quasi due chilometri lungo la strada regionale. La dinamica è quasi la stessa usata in diversi istituti di credito della provincia di Frosinone, non ultimo, a maggio scorso, sempre ad Arce, quello messo a segno presso la filiale del Monte dei Paschi di Siena.

Secondo una prima ricostruzione degli avvenimenti, i banditi avrebbero fatto irruzione nella filiale della popolare intorno all'una e venti di ieri notte. Con un veicolo, un Ford Galaxy, hanno sfondato la vetrata blindata dove era collocato l'apparecchio. Una volta dentro hanno agito in pochissimi minuti, trascinando il bancomat verso l'esterno. Con un cavo d'acciaio hanno poi legato il blocco corazzato al mezzo usato come ariete, trascinandolo lungo la via Casilina fino al chilometro 114 e 300 nei pressi di un centro gomme.

Qui i malviventi avrebbero caricato il bancomat su di un furgone e si sarebbero diretti in una zona meno in vista per avere il tempo di aprire il forziere, prendere le banconote e dileguarsi. I mezzi usati per mettere a segno il colpo, infatti, sono stati ritrovati nel comune di Rocca d'Arce, in via Valle Cautara, e sarebbero risultati rubati.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Arce che ora stanno indagando sull'accaduto. Al vaglio degli uomini dell'Arma ci sono anche le riprese fatte dalle diverse telecamere di sicurezza dell'istituto di credito e alcune testimonianze. Diverse persone che abitano nella zona hanno avvertito il boato causato dallo sfondamento della vetrina, pensando però che si trattasse di un incidente stradale. Per quanto riguarda l'entità del bottino, questo potrebbe aggirarsi intorno ai cinquanta mila euro. Ci vorranno ancora una serie di riscontri per avere una maggiore contezza del denaro portato via dai ladri.

Non è escluso, infatti, che la cifra possa essere ancora più consistente di quella al momento stimata. Quello che appare certo, invece, è che la banda ha agito con più complici e pianificando in ogni dettaglio il colpo. A cominciare dal fatto che il bancomat preso di mira sembra non essere provvisto del sistema di sicurezza che macchia con inchiostri indelebili le banconote contenute.