Episodi di baby bullismo nei minuti che precedono l'inizio delle lezioni. A finire vittime dei coetanei più aggressivi sono i ragazzi più deboli e più introversi. I genitori lasciano i ragazzi che frequentano le medie, ma anche quelli della quinta elementare, sul marciapiede adiacente all'ingresso così i coetanei o i compagni un pò più grandi prendono di mira i più bonaccioni e con minacce e atteggiamenti spavaldi gli portano via la merenda o le figurine.

Nel mirino non cellulari o videogiochi, si ritorna alle merendine e al panino col salame. Più che ottenere qualcosa da mangiare i baby bulli si scagliano sui coetanei per desiderio di sentirsi grandi e forti. Un pò cattivi e un pò come quei personaggi visti nelle serie televisive.

Per i ragazzini la criminalità organizzata è diventata una fiction e così imitano quello che vedono in televisione. Le vittime non parlano con i genitori e con gli insegnanti per paura di essere derisi. A far uscire la notizia sono stati quei compagni di classe che sanno quello che succede e che non condividono questo silenzio omertoso. Neanche i genitori dei bambini vessati si erano accorti di quanto succedeva, qualcuno minimizza parlando di furto di merendina, qualcuno si è infuriato parlando di assoluta mancanza di controllo.

«Il problema non è l'oggetto rubato - ha spiegato una professoressa che da anni insegna agli adolescenti - Quello che ci deve far spaventare è l'atteggiamento di emulazione e la totale mancanza di valori e contatto con la realtà».