Nel silenzio del tardo pomeriggio, quando la città si svuota dal trambusto e i giovani si incontra- no per fare l'aperitivo prima di salutarsi per andare a cena, la violenza più cieca si è manifestata proprio di fronte alla casa del Signore. Una lite forte sul sagrato della chiesa di Sant'Antonio tra due clochard. Scoppiata per motivi ancora da valutare, l'aggressione è stata notata da un gruppo di giovani che si trovavano lì vicino.

Un barbone avrebbe sputato addosso all'altro per poi prenderlo a calci. Un ragazzo è intervenuto immediatamente per sedare gli animi e difendere il clochard rimasto a terra inerme. Ma la rabbia dell'uomo è esplosa ancora più forte e, oltre a continuare a malmenare il clochard, ha tentato di aggredire anche il ragazzo. Gli amici che si trovavano a qualche metro hanno temuto per l'incolumità del giovane perchè hanno notato che il barbone brandiva una bottiglia di vetro. Hanno deciso così di chiamare immediatamente i carabinieri per chiedere un loro intervento. I militari della Compagnia di Cassino, coordinata dal maggiore Silvio De Luca, sono arrivati in piazza Diamare e hanno fermato il clochard violento.

L'uomo,un polacco, è stato portato in caserma e la sua posizione è al vaglio dei militari. Non è il primo episodio di violenza che si verifica davanti alla chiesa di Sant'Antonio. Mentre davanti ai negozi e ai supermercati le aggressioni nascono per l'egemonia del posto migliore per chiedere gli spiccioli agli acquirenti carichi di buste della spesa, nei pressi dei palazzi sacri la guerra nasce principalmente e quasi esclusivamente per le elemosine.

Ad aggravare questi episodi le situazioni di profondo disagio vissute dai barboni che fin dalle prime ore della mattina si accomodano all'ingresso delle chiese bevendo avidamente vino direttamente dalle bottiglie e dai cartoni. All'ora di pranzo il tasso alcolemico già fa registrare livelli eleva- ti, ma quando le campane suonano gli otto tocchi e i negozi chiudono, molti clochard sono ormai fuori controllo e ingestibili. Diventano aggressivi e volgari, insultano passanti e automobilisti.

Ieri sera un diverbio si è trasformato in una vera e propria aggressione violenta. Il gesto del giovane che è intervenuto per difendere il barbone colpito più volte con calci è però il segnale che qualcuno c'è e che non bisogna girare lo sguardo quando si verificano questi episodi.