Una discussione con la docente per un voto troppo basso e una studentessa del liceo Varrone di Cassino ha riposto quaderni e libri nella cartella e al suono della campanella per il cambio dell’ora se ne è andata. La ragazza, di soli quindici anni, non ha condiviso la valutazione che la sua professoressa le ha assegnato e in preda all’ira ha deciso di abbandonare non solo l’aula, ma proprio l’edificio scolastico.

Così, zaino in spalla, ha imboccato l’uscita passando spedita davanti a compagni e personale scolastico e uscendo dalla porta principale. Immediatamente il personale docente e scolastico si è allertato. I professori hanno provato a cercarla nelle aree limitrofe alla scuola, ma della studentessa del primo anno neanche l’ombra. Il suo cellulare era spento e nessuno aveva idea di dove potesse essere andata a finire. Sono stati chiamati i genitori della ragazza e contestualmente è stata allertata anche la polizia. Gli agenti del Commissariato di Cassino, guidati dal vice questore Alessandro Tocco, sono intervenuti nella ricerca della minorenne. Ma per tutta la mattina della ragazza neanche l’ombra, il telefono è rimasto spento. Quando i compagni di scuola hanno iniziato ad uscire, docenti e dirigente si sono riuniti per cercare di capire, insieme ai genitori e alla polizia, cosa fare. Ma così come è andata via la ragazza è riapparsa, come se nulla fosse, al consueto orario di uscita da scuola.

A qualche amica avrebbe raccontato di essere andata a Pontecorvo, senza spiegare con chi o come, qualcun altro avrebbe riferito di aver ricevuto messaggi da amici che invece l’hanno vista al parco Baden Powell. La ragazza, che forse anche a causa dell’età ha qualche attrito con i genitori, come tanti suoi coetanei, davanti a quel brutto voto ha perso il controllo e ha chiuso tutti i libri imboccando la porta del liceo. Forse nella tranquillità domestica ha poi spiegato ai suoi genitori il perché di quel gesto eclatante,
o forse sarà entrata in casa andando direttamente in camera sua sbattendo la porta alle sue spalle. Fortunatamente non è accaduto niente di grave se non un grandissimo spavento per i professori e per i genitori.