La strada 699 dell’Abbazia di Fossanova, meglio conosciuta come superstrada Frosinone-mare, si estende per quasi ventuno chilometri. Esattamente venti chilometri e mezzo, dall’uscita sulla statale Appia al vecchio tracciato della 156 dei Monti Lepini, quasi al confine tra Priverno e Prossedi. Iniziata negli anni Settanta, fu ultimata e aperta al traffico soltanto nell’estate del 2003. Attraversa il territorio di quattro Comuni: Roccasecca dei Volsci, Priverno, Sonnino e Terracina.
È una strada a scorrimento veloce, anche se le due sole corsie - direzione Terracina e direzione Frosinone - che potevano andar bene quando fu progettata, ma sono ormai insufficienti rispetto alla mole di traffico che sopporta, soprattutto d’estate. In ogni caso, su di essa sono impiantati degli autovelox per il controllo della velocità e spingere gli automobilisti a pigiare con moderazione sull’acceleratore. In realtà, se si vanno a guardare le cifre di infrazioni registrate e le sanzioni comminate, ci si accorge che, in fondo, quegli autovelox rappresentano una sicura fonte di reddito per i Comuni che li hanno installati.
Nello specifico, il Comune di Sonnino - che, con due rilevatori, ha attivato anche un servizio tutor - e quello di Roccasecca dei Volsci. E proprio il piccolo Comune ausono, nei giorni scorsi, ha ricevuto la reversale/bonifico relativa ai mesi di ottobre e novembre 2016. Da una determina del Comando della polizia locale rocchigiana, si evince, infatti, che, alla luce dei rendiconti relativi alle mensilità di ottobre e novembre 2016, in due mesi sono stati redatti ben 1.086 verbali per le infrazioni accertate.
Inoltre, si evince che il concessionario Tre Esse Italia Srl ha, di conseguenza, provveduto a versare nelle casse del Comune di Roccasecca dei Volsci qualcosa come 75.081,69 euro: 44.680,92 per il mese di ottobre e 30.400,77 per novembre. E si tratta di riscossione volontaria. Ai quali potrebbe aggiungersi qualche altra entrata, a seguito di ricorsi non andati a buon fine per gli automobilisti.