Falsi incidenti con la Panda a noleggio per frodare l’assicurazione, il processo dovrà ripartire dall’udienza preliminare. Ieri il giudice monocratico Pierandrea Valchera ha accolto un’eccezione della difesa contro il mancato passaggio in udienza preliminare. Per i 9 imputati (5 hanno già patteggiato) era stata disposta la citazione diretta a giudizio. Solo che - hanno argomentato i legali - la norma che eleva da quattro a cinque anni la pena è precedente ai fatti contestati.

Gli atti tornano al pm che dovrà formulare la richiesta di rinvio a giudizio. I reati contestati sono di falso in scrittura privata e fraudolento danneggiamento dei beni assicurati (in alcuni casi solo il tentativo). L’inchiesta coinvolge una Fiat Panda, presa a nolo a Frosinone e condotta sempre dallo stesso automobilista, un ceccanese di 38 anni. Tra il 5 aprile e il 7 maggio del 2012, la vettura è risultata coinvolta in sette sinistri, sempre con danni solo alle auto e sempre per colpa. Tre elementi apparsi subito sospetti.

Gli incidenti si sarebbero verificati tutti tra Frosinone, Sora, Amaseno e Priverno. Gli imputati, di Frosinone, Ceccano, Torrice e Amaseno, sono difesi dagli avvocati Calogero Nobile, Alessio Angelini, Alfonso Santangeli e Claudia Padovani. Per le Generali e l’Alleanza Toro è parte civile l’avvocato Vincenzo Galassi.