Antenna nel luogo sacro del civico cimitero tra i cari defunti, tutto nella norma e nel rispetto delle leggi in materia, ma di certo i lavori per l’installazione di una nuova antenna non potevano non scatenare reazioni. Tanto che la stessa amministrazione ha dovuto precisare in merito alle emissioni.

I lavori al cimitero

E così i lavori in corso, per il posizionamento di un traliccio per antenna di telefonia mobile accanto a quello già esistente, sono uno dei temi che stanno innalzando la temperatura nei “giorni della Merla”. Al culmine del palo che tra poco svetterà sul luogo del riposo eterno, però, non ci sarà un nido ma, a detta dell’ufficio tecnico del comune, una delle antenne attualmente ospitate sul vecchio traliccio. I tre gestori che utilizzano in regime condominiale il supporto, avrebbero deciso per la “separazione consensuale”. I cittadini che da giorni, sui social, interrogano senza ricevere risposta i consiglieri comunali in merito alla novità, restano ugualmente perplessi. Se per ospitare un’antenna, questo il quesito più diffuso, un privato riceve somme che superano i mille euro al mese, qual è l’importo incassato dal Comune?

In quanto alle somme dovute dal gestore interessato, il riferimento può essere a quanto accade a Sgurgola: il sindaco Antonio Corsi, in occasione di recenti “posa di prima pietra” di rilevanti opere pubbliche, presente il prefetto Emilia Zarrilli, ha spiegato che la realizzazione delle stesse (scuola materna, auditorium casa della cultura e dei giovani, il parco giochi) è resa possibile dall’incasso dei canoni di locazione delle antenne. Si tratta di tre antenne, ognuna delle quali distante da luoghi abitati o sensibili, che fruttano circa 50mila euro l’anno, sufficienti a pagare la quota parte di mutuo

La replica dell’Ente

L’amministrazione chiamata in causa ha subito voluto chiarire. Inoltre doveroso ricordare che sulle installazioni di antenne prevale la normativa nazionale in materia. «La collocazione di una seconda antenna per la telefonia mobile nella zona del cimitero di Anagni non comporta alcuna variazione nelle emissioni delle onde elettromagnetiche. Sulla prima antenna, infatti, erano localizzati gli impianti delle società Vodafone, 3 e Wind. A seguito della fusione tra 3 e Wind (Wind H3G), gli impianti di queste due ultime verranno trasferiti nella seconda antenna mentre la prima resterà di Vodafone. Pertanto i parametri delle emissioni non cambiano».