Rinvenuto, abbandonato a via Sterpara, il cassetto di un comò contenente carte, astucci, piccoli oggetti, molto probabilmente di proprietà di abitanti di Ripi e forse resti di una refurtiva. Ieri pomeriggio, intorno alle14, dei passanti hanno notato, vicino al guardrail che taglia trasversalmente via Sterpara per impedire il passaggio dei mezzi, il cassetto abbandonato a terra e il contenuto in parte all’interno dello stesso, la restante sparsa tutt’intorno.

La cosa ha incuriosito i passanti che si sono avvicinati per capire se si trattasse di un abbandono selvaggio di rifiuti o altro. A quel punto hanno notato carte e documenti che di certo non lascia chi è intenzionato ad abbandonare rifiuti in quanto riconducibili al proprietario, per cui hanno sospettato che si potesse trattare di refurtiva lasciata lì da ladri magari, dopo aver effettuato il colpo e sottratto oggetti di valore.

Sono stati avvisati i Carabinieri che sono intervenuti sul posto prelevando il materiale per gli accertamenti del caso. Non è escluso dunque che quel cassetto con documenti e oggetti sia stato abbandonato su via Sterpara, la strada chiusa al traffico e ormai a servizio solo di pochissime abitazioni, durante la notte, da ladri che hanno effettuato il furto in territorio di Ripi e si siano fermati poi sulla buia via di Ceprano per fare una cernita della refurtiva abbandonando oggetti non interessanti. Saranno comunque le forze dell’ordine a stabilire la provenienza dei ritrovamenti, anche se di un abbandono selvaggio di vecchi oggetti inutilizzati non si tratta sicuramente.

L’ipotesi di oggetti prima rubati e poi abbandonati dagli stessi ladri appare plausibile anche perchè via Sterpara è vicinissima alla Casilina e a via Ripi, la provinciale che collega appunto Ceprano con Ripi, per cui non è remota la possibilità che dei ladri possano aver rubato nel comune limitrofo e poi si siano spostati a Ceprano attraverso la strada regionale o provinciale. Le condizioni ci sono tutte, dunque, per ipotizzare fatti che i Carabinieri accerteranno facendo immediati controlli già sulle persone i cui nomi sono riportati sui documenti abbandonati nel cassetto del comò. Da controlli e verifiche accerteranno i fatti, se si tratta effettivamente di una refurtiva priva di valore abbandonata o di altro.