Scintille tra Forza Italia e il Partito Democratico alla prima seduta del nuovo consiglio provinciale. Anzi, all’interno degli “azzurri” si sono palesate due opposizioni: una ferma ma più istituzionale dei “veterani” Gianluca Quadrini e Danilo Magliocchetti, una “dura e pura” dei nuovi ingressi, Rossella Chiusaroli e Anselmo Rotondo. Alla fine lo scontro politico è stato al vetriolo, anche con il presidente Antonio Pompeo. E soprattutto con Domenico Alfieri, consigliere e presidente provinciale dei Dem. La cronaca della giornata, apertasi con gli auguri ai 4 (su 12) neo consiglieri provinciali: Rossella Chiusaroli (unica donna), Anselmo Rotondo (Forza Italia), Antonio Di Nota (Pd) e Luigi Vacana (A Difesa del Territorio).

Presiede Antonio Pompeo, ma dalla prossima volta toccherà a Luigi Vacana, al quale sono state assegnate le deleghe al coordinamento dei lavori dell’assemblea. Si procede alla convalida degli eletti. Poi Antonio Pompeo illustra le linee programmatiche per i prossimi due anni di mandato. Rivendica il ruolo dell’ente Provincia, «nonostante i tagli e il dimezzamento della Pianta organica». Si dice orgoglioso dei risultati raggiunti. E dice: «La Provincia è la casa dei sindaci e accoglie le istanze del territorio come ente di area vasta».

Poi Pompeo ufficializza il cambio di maggioranza politica: dall’accordo Pd-Area Popolare-Forza Italia ad un’intesa di centrosinistra tra i Democrat, Area Popolare e A Difesa del Territorio (lista civica che comprende Psi, Sel e Sinistra Italiana). Rileva Pompeo: «Dalle urne dello scorso 8 gennaio è scaturita una maggioranza chiara: è quella di centrosinistra che sostiene il governo. Dopo aver svolto la fase degli incontri con i vari rappresentanti dei partiti e con i consiglieri. Ci sono tutte le condizioni per affrontare questi ultimi due anni di consiliatura in maniera ottimale e lavorare per continuare a dare risposte concrete ai cittadini e al territorio».

Quindi, volgendo lo sguardo ai banchi di Forza Italia, Pompeo dice: «Ci sono tutte le condizioni per affrontare questi ultimi due anni di consiliatura in maniera ottimale e lavorare per continuare a dare risposte concrete ai cittadini e al territorio, sia attraverso l’impegno dei consiglieri delegati che attraverso la collaborazione del resto dei componenti del Consiglio. Le critiche possono rappresentare un pungolo, nell’ambito però di un dialogo costruttivo». Il primo a prendere la parola è il capogruppo di Forza Italia Gianluca Quadrini, che annuncia «un’opposizione senza sconti ma responsabile». Aggiungendo però: «È stato il presidente Pompeo a rompere il patto tra gentiluomini (peraltro sottoscritto e firmato) di due anni fa». Concetto ripreso da Danilo Magliocchetti, che specifica: «In un ente di area vasta si dovrebbe parlare di maggioranza e minoranza. Mi auguro davvero che il rispetto politico non venga meno, ma intanto prendiamo atto di aver appreso dai giornali che il patto di due anni fa era stato rotto».

Dirompente invece l’intervento di Rossella Chiusaroli. Testuale: «Sono orgogliosa di stare all’opposizione. In questi due anni la Provincia non ha fatto quasi niente e quel poco è stato merito solo dei consiglieri di Forza Italia. E in questi giorni leggere della spartizione delle poltrone mi ha procurato tristezza. Faremo un’opposizione dura. Poi vorrei avere risposte sull’assemblea dell’Atem».

Immediata la replica del presidente Antonio Pompeo: «Vedo già la contrapposizione politica. Sull’Atem non capisco l’ansia politica del Comune di Cassino. Nessuno è scappato, l’assemblea è stata convocata per il 13 febbraio». Pure Anselmo Rotondo annuncia «un’opposizione senza sconti», rilevando: «Due anni fa Forza Italia fu decisiva per l’elezione di Pompeo, quando il Pd sosteneva Pittiglio. Ora invece il presidente getta quel patto alle ortiche».

Domenico Alfieri (Pd) difende Pompeo e attacca, pur senza nominarlo, il consigliere regionale di Forza Italia Mario Abbruzzese. Notando: «Il patto lo ha rotto il vostro leader, che per mesi ha parlato di sorpasso, finendo poi dritto in curva. Il patto lo ha rotto chi in assemblea dei sindaci ha voluto mostrare i muscoli, mettendo in secondo piano le esigenze del territorio. Il nostro orizzonte politico è il centrosinistra, che, vivaddio, è diverso dal centrodestra». La Chiusaroli replica: «Meno male per noi».

Il confronto si fa aspro, anche il presi- dente Pompeo, con riferimento alla campagna elettorale, dice rivolgendosi a Forza Italia: «Siamo passati dal sorpasso ai sorpassati». La votazione sulle linee pro- grammatiche del presidente fa contare 9 sì (la maggioranza) e 4 no (l’opposizione). Il dado è tratto: alla Provincia si annunciano due anni di scontro durissimo.

Foto Claudio Papetti