La crisi non molla. Il lavoro non si trova e riuscire a portare a casa “il pane” è difficile. Poter “zittire” pancini che brontolano non è semplice, anche se si fa di tutto per riempire un piatto, per dar da mangiare ai figli, per indossare abiti non stracciati o consumati, per far giocare i piccoli. E quindi si bussa. Si trova il coraggio e si mette da parte l’orgoglio per andare a chiedere aiuto. È difficile soprattutto per chi fino a qualche anno fa aveva un lavoro che gli consentiva di “respirare” un po’. Ma le difficoltà sono tante. Non si riescono a pagare le bollette, sempre più salate.

Molte famiglie vivono situazioni di grande disagio, molti non hanno neppure l’acqua in casa. Situazioni di grande difficoltà vissute da uomini e donne, soprattutto italiani, a cui don Ermanno D’Onofrio, della Fondazione internazionale “Il Giardino delle Rose Blu Onlus", cerca di dare una mano. Come loro anche a molti stranieri. E con lui c’è anche l’esercito dei volontari, di chi con dedizione, impegno si offre per aiutare, con la consapevolezza che “dare è meglio di ricevere”. Dare il proprio aiuto a chi sta attraversando un periodo difficile.

Il numero delle famiglie che si rivolge durante il mese nella sede del Giardino delle rose blu, in viale Europa a Frosinone, fotografa bene la situazione economica di tante persone. Per lo più cittadini italiani, del capoluogo ma anche di altri comuni della provincia. Scenario che va di pari passo anche con quello della Caritas, che ha riscontrato un aumento di italiani che si rivolgono al centro. Sono suddivisi per gruppi e colori. Ogni mercoledì, ormai da anni, possono andare a ritirare il loro “pacco” della solidarietà. L’appuntamento è al mattino. Dalle 9 si dà il benvenuto. Si inizia con la preghiera, con il brano del Vangelo e del Corano, e poi la colazione per tutti, grazie anche alla collaborazione di qualche negoziante. Un modo anche per accogliere e coinvolgere le persone.

Come è accaduto anche ieri mattina. Siamo andati a vedere cosa succede il mercoledì nella sede dell’associazione. Abbiamo incontrato tante persone, in mano avevano pacchi e sul viso il sorriso. Il sorriso di chi sa che può contare su volontari che danno il massimo per non farli sentire abbandonati. C’erano anche alcuni passeggini con bambini piccoli, ma felici di ricevere un giocattolo. E poi loro, mamme e papà con scatole di cibi (a disposizione grazie al banco delle opere di carità di Caserta), vestiti e scarpe che hanno potuto scegliere perle loro esigenze. Non abbiamo potuto fare a meno neppure di notare l’entusiasmo dei volontari. Tra di loro c’è anche chi ha attraversato momenti difficili per la mancanza di lavoro, ma non si lascia scoraggiare e si mette in prima linea per aiutare persone che stanno attraversando le stesse problematiche. C’è anche una bacheca in bella vista, con biglietti di “offro” e “cerco” lavoro.

Continuano anche i progetti in Croazia e Bosnia. Tante iniziative che da anni vedono coinvolti cittadini della provincia di Frosinone e anche di paesi esteri. Abbiamo incontrato don Ermanno, il quale ci ha raccontato come si svolge il mercoledì solidale. «Chi vuole può anche parlare con i volontari, chiedere consigli - ci dice don Ermanno - Dall’inizio del progetto sono passate circa 1.200 famiglie e mensilmente si rivolgono a noi 450 famiglie. Rispetto agli anni passati c’è stato un aumento di italiani. Facciamo visite anche nelle abitazioni, dove non possiamo fare a meno di accertare situazioni davvero critiche». 

Per poter aiutare le famiglie in difficoltà c’è bisogno di “un gesto d’amore”. Una campagna di solidarietà rivolta a quanti possono fare a meno di qualcosa per poter aiutare gli altri. Per chi volesse contattare la fondazione i recapiti sono 0775233011, info@ilgiardinodelleroseblu.com e www.ilgiardinodelleroseblu.com, www.facebook.com/ilgiardinodellerose - blu.

Una grande mano arriva anche dalla madrina della fondazione l’attrice Maria Grazia Cucinotta. Proprio lei, ad esempio, ha contribuito ad acquistare la metà dei panettoni che sono stati regalati a Natale alle famiglie povere. L’attrice ha subito risposto all’appello di don Ermanno in quanto non era stato raggiunto il numero dei panettoni necessari per donarli alle famiglie. C’è poi il progetto Albatros con cui si aiutano i bambini e i ragazzi a studiare. Anche dalle associazioni, dunque, arriva l’aiuto a chi ne ha bisogno.