«Dopo aver chiuso con successo la partita di AeA, sto seriamente pensando di cominciarne subito un’altra, altrettanto strategica: cambiare il nome dell’Asi da Consorzio industriale a Consorzio produttivo». La novità è stata annunciata dal presidente dell’Asi Francesco De Angelis nel corso del convegno promosso dal circolo Pd di Aquino, dal titolo “Asi e Cosilam – Sinergie ed opportunità per il territorio”.
Ha detto De Angelis: «Il concetto di industria è ormai limitato e ce lo dimostra lo strumento del Puoc, che consente di trasformare aree dove un tempo insistevano insediamenti industriali in commerciali e destinate a servizi. Parliamo di altro. Tutto qui. E per questo il volto dei Consorzi va cambiato. È necessario far nascere e diffondere una nuova idea su quello che è il loro ruolo».
Ad aprire i lavori il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi. Al tavolo i presidenti dell’Asi e del Cosilam, Francesco De Angelis e Pietro Zola, il numero uno della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli, l’assessore regionale Mauro Buschini e il segretario provinciale del Pd Simone Costanzo. A moderare l’incontro il segretario dem di Aquino Fabio Gervasio, che ha incalzato De Angelis sull’operazione che ha dato vita alla società in house providing AeA.
«È stata innanzitutto un’operazione brillante – ha detto il presidente dell’Asi – anche se il primo aspetto che va sottolineato è che la società in questione è di nostra proprietà. E quando dico nostra, mi riferisco all’Asi, al Cosilam e al Consorzio di Rieti. Rispetto alla gestione dei depuratori, avevamo tre strade possibili da intraprendere: continuare a gestirli noi, optare per il privato op- pure scegliere un percorso che fosse più innovativo e coraggioso. Non ci siamo tirati indietro davanti alla sfida e abbiamo costituito AeA, che controlliamo totalmente e che ci consente di mantenere la proprietà degli impianti. Tante volte si è parlato di riforma dei Consorzi, sia di quelli industriali che di bonifica, e la discussione in Regione è ancora in piedi. Noi l’abbiamo anticipata. Siamo usciti dall’orticello per costruirne uno più grande, che supera addirittura i confini della nostra provincia. AeA è una realtà solida e robusta ed è il risultato di un processo di aggregazione che ci rende più forti anche nel dialogo con la Regione Lazio».
Ha continuato De Angelis: «Ma la partita non è chiusa perché noi siamo favorevoli all’ingresso di altri. Mi riferisco a Roma-Latina, la cui adesione darebbe vita in maniera ancora più evidente ad una realtà economico-imprenditoriale di respiro regionale. Di sicuro, AeA è già leader nel settore della depurazione, altro motivo di vanto».
Pietro Zola, presidente del Cosilam, ha argomentato: «Nessuno ha mai svenduto gli impianti del Consorzio. Al contrario siamo diventati proprietari di una società pubblica che gestisce il maggior numero degli impianti a livello regionale continuando, però, a essere proprietari delle nostre strutture. Siamo stati lungimiranti creando un progetto epocale. Solo attraverso le sinergie si può creare sviluppo. Occorre uscire dal campanilismo per dar vita a progettualità condivise come la messa in sicurezza della strada di accesso agli impianti di depurazione. Stiamo lavorando in questa direzione per dare le risposte che il territorio e le aziende si attendono. A questo si unisce la nostra azione per riportare dopo anni in sicurezza tutta l’area industriale Fca o per incrementare la viabilità verso la Weber di Aquino. Piccoli passi ma che segnano l’inizio di un nuovo percorso che, ne sono sicuro, sarà particolarmente virtuoso e positivo per tutto il territorio. E per farlo occorre collaborazione tra gli enti. Particolarmente importante è anche il settore turistico-culturale. Il nostro territorio è pieno di grandi attrattive che devono essere valorizzate. Ecco perché il Cosilam già diversi mesi fa ha attivato uno sportello del turismo grazie al quale si stanno predisponendo nuove progettualità per aiutare e incentivare questo settore troppo spesso messo da parte».