Una città, è il caso di dirlo, con il fiato sospeso: sia per l’alto livello di polveri sottili che sta flagellando il capoluogo dall’inizio del 2017 (la media giornaliera è di 92 microgrammi per metro cubo contro la soglia massima di 50 prevista dalla legge,peggio fa solo Ceccano con 97), sia per l’incognita di quello che potrà accadere oggi in quello che in tanti hanno ribattezzato come il “Black Monday”.

Per la prima volta, Frosinone sperimenterà, infatti, dalle 8.30 alle 18.30, all’interno della zona a traffico limitato, il blocco totale della circolazione in un giorno feriale. Una misura straordinaria (che non costituisce una novità assoluta visto che nei grandi centri che condividono con il capoluogo lo stesso problema è in vigore da anni) adottata dall’amministrazione comunale per verificare «l'effettiva incidenza delle combustioni delle automobili nel meccanismo della produzione del pm10, in quanto il blocco parziale, per la sola giornata di domenica, non viene ritenuto, sotto il punto di vista scientifico, sufficiente per la effettiva attenuazione dei livelli di inquinamento».

Saranno chiuse pure le scuole e spenti i relativi impianti di riscaldamento che sono quasi 100. A non condividere l’iniziativa sono i commercianti e parte della cittadinanza. I primi, infatti, vedono il provvedimento come la peste. In un periodo di vacche magre, nel quale neanche i saldi invernali sono riusciti a dare quella spinta propulsiva che si aspettava alla ripresa, una giornata di quasi sicuri mancati incassi e di sole spese è un altro duro colpo all’economia cittadina. La posizione è stata espressa, in maniera netta, nei giorni scorsi, dal vice presidente di Confcommercio Lazio sud, Cristian Mancini: «È giusto che il Comune prenda delle iniziative per tutelare la salute pubblica, ma crediamo che non sia questa la strada migliore da percorrere. Il blocco del traffico nei giorni feria- li l’unico risultato certo che porterà è il crollo degli affari per le attività commerciali. Mi sembra più giusto pensare a misure più efficaci e strutturali».

La cittadinanza, una buona fetta, è in preda ad un’isteria collettiva davanti all’incognita di quello che accadrà oggi: sarà complicato muoversi in città, raggiungere il posto di lavoro o comunque attendere alle esigenze quotidiane per chi è abituato a spostarsi esclusivamente con il mezzo privato. Una sorta di “dramma” collettivo annunciato per chi si ritiene espropriato, quasi ex abrupto, della “autonomia” di spostamento. Di contro,però, ci sono un piano di risanamento della qualità dell’aria, che è legge regionale, da rispettare e la posizione dell’associazione dei medici di famiglia che giudica positivamente l’iniziativa del Comune.

Oggi, in deroga all’ordinanza, sarà ammesso il transito di medici per esigenze di servizio, ovvero per coloro che effettuino il trasporto di medicinali,oltre che agli addetti ai pubblici servizi, mentre la vigilanza della Polizia locale, presente ai varchi, sarà abilitata ad autorizzare l'ingresso nella ztl ai pazienti bisognosi di assistenza sanitaria, a chi deve effettuare visite mediche specialistiche, ai fornitori di generi alimentari di prima necessità e ai soggetti comunque autorizzati. «Tutte le unità (circa trenta, ndr) a disposizione saranno in strada - ci ha detto il comandante della polizia locale Donato Mauro - per presidiare i varchi di accesso alla città e per formare una sorta di cordone lungo l’anello viario che delimita la ztl. I servizi saranno organizzati su due turni e negli uffici rimmarranno solo quei sei vigili che sono esentati dal servizio in strada. Tutti gli altri saranno con me nelle strade cittadine».

Qualcuno si è chiesto se non fosse stato il caso di chiedere l’ausilio dei vigili di altri Comuni: «abbiamo preso in considerazione l’opportunità - ha proseguito il comandante - ma stavamo troppo stretti coni tempi tecnici e l’abbiamo dovuta scartare». Intanto ieri si è vissuto il prologo con la domenica ecologica: automezzi fermi dalle 8 alle 18 anche se qualcuno di troppo è riuscito a sfuggire ai controlli dei vigili che sono stati 60 con 25 multe.