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La statistica

Avanti! Siamo i centenari

L’Istat descrive una provincia che invecchia: in Ciociaria 9 hanno 105 o più anni, a Roma sono 22. Nel 2009 nessuno aveva varcato tale soglia. Il massimo è stato raggiunto nel 2021 con 13 persone

Avanti! Siamo i centenari

Una provincia di ultracentenari. Dopo Roma, nel Lazio, Frosinone è l’area in cui si concentra il maggior numero di persone di 105 anni e più al 1° gennaio 2025. A quella data erano 9 contro i 22 di Roma.

I dati Istat sull’incremento della popolazione centenaria in Italia (più 2.000 tra il 2024 e il 2025) evidenziano una crescita esponenziale in Ciociaria. Anche se gli anni del Covid hanno segnato uno spartiacque. Nel 2009, in provincia di Frosinone nessuno aveva 105 anni. Tuttavia già nel 2016 erano 11, stesso numero del 2018 e del 2020, mentre nel 2021 hanno toccato la cifra record degli ultimi sedici anni di 13. Da allora sono scesi a 6 nel 2022 e nel 2024 e a 7 nel 2023. I 9 del 2025, comunque, pareggiano il dato del 2015 e del 2017 e superano, seppur di poco, il risultato del 2019. La crescita si nota dal 2015 in poi. In precedenza erano 2 nel 2010 e nel 2014, 3 nel 2011, 4 nel 2012 e 2 nel 2013.
Nel Lazio al 1° gennaio 2025 si contavano 40 residenti over 105, 31 dei quali tra Roma e Frosinone. Poi erano 4 a Latina, 3 a Viterbo e 2 a Rieti. A Latina il top, con 14, è stato raggiunto nel 2021, l’anno record per il Lazio che ne contava 117 (ma l’anno dopo erano scesi a 87). I 40 di quest’anno, se si eccettuano i 36 dell’anno scorso, sono il minimo per il Lazio dal 2009. Un dato che risente del forte calo a Roma. Il top in Italia è dato dai 47 over 105 di Milano. Seguono Roma con 22, Bologna con 21, Genova con 20 e Torino con 19. In tutto il Paese, i centenari erano 472 nel 2019 e ora sono 724, ma per due anni hanno superato le mille unità con 1.050 e 1.023 tra il 2020 e il 2021.
L’Istat osserva che «al 1° gennaio 2025 i centenari residenti in Italia sono 23.548, oltre 2.000 in più rispetto all’anno precedente quando se ne contavano 21.211; quasi l’83% è di sesso femminile. Rispetto al 1° gennaio 2009, quando erano 10.158, i centenari sono più che raddoppiati (+130%). La crescita in tale periodo non è stata sempre lineare, in particolare la flessione registrata tra il 2015 e il 2019 si deve all’ingresso tra gli ultracentenari delle generazioni venute al mondo durante il primo conflitto mondiale, di minore consistenza numerica».

Alzando ancor di più l’asticella, a 105 o a 110, si nota che «il rapporto di genere tra i semi-supercentenari propende ancora di più a favore delle donne: sono infatti 657 (il 90,7% del totale) contro 67 uomini (9,3%). I cittadini che, alla stessa data, hanno compiuto almeno 110 anni (supercentenari) sono 19, due unità in meno rispetto all’anno precedente». Solo uno è di sesso maschile».
Tra il 2009 e il 2025, in Italia, secondo l’Istat «la quota di individui che ha raggiunto i 105 anni sul totale della generazione di appartenenza è più che raddoppiata». E ancora: «semi-supercentenari sono quasi tutti nello stato civile di vedovanza (86% e 80%, rispettivamente, per donne e uomini). Le nubili sono il 12%, una quota doppia rispetto ai celibi (6%); le donne coniugate rappresentano solo l’1% mentre gli uomini sono quasi il 14%, per effetto della maggiore longevità femminile che porta più frequentemente gli uomini a trascorrere gli ultimi anni della propria vita ancora con il partner. Complessivamente, sono 222 gli individui che tra il 2009 e il 2025 hanno oltrepassato i 110 anni di età, di questi solo 17 sono uomini (8%). Al 1° gennaio 2009, 10 di essi erano in vita, mentre al 1° gennaio 2025 ne sopravvivono 19». Uno solo è di sesso maschile».
Infine, un dato statistico: la decana d’Italia, dallo scorso anno, risiede in provincia di Avellino e ha spento 115 candeline. È la quinta persona più longeva di tutti i tempi tra quelle viventi o decedute in Italia. Mentre il decano d’Italia ancora in vita si conferma, per il secondo anno consecutivo, un uomo residente in Basilicata che ha superato i 111 anni».

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