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Frosinone

Rapina alla sala slot da 16.000 euro. Chiesti otto anni

Processo con il rito abbreviato per il colpo alla Terrybell di marzo 2023. La procura ha sollecitato una condanna per l’esecutore materiale e l’assoluzione per l’amico

Rapina alla sala slot da 16.000 euro. Chiesti otto anni

Rapina alla sala slot, chieste una condanna e un’assoluzione. Ieri, davanti al gup Antonello Bracaglia Morante si è svolta la discussione nel processo, in corso con il rito abbreviato, per il colpo da 16.000 euro alla sala slot Terrybell sulla Monti Lepini a Frosinone, avvenuto il 19 marzo 2023. Il pm Samuel Amari, che ha coordinato le indagini condotte dalla squadra mobile, ha chiesto 8 anni e 4 mesi per Magale, 42 anni, e l’assoluzione per l’albanese Enea Muca, 33 anni, residente a Frosinone, ritenuto l’ideatore e per il quale il Riesame aveva annullato, all’epoca, gli arresti, scattati nel maggio successivo.

Il rito abbreviato, su richiesta della difesa, è stato condizionato alla testimonianza della cassiera rapinata e a una perizia genetica sul casco del rapinatore, ritrovato dalla polizia insieme allo scooter in un fosso. Tra l’altro la donna è la madre dell’albanese e conoscente dell’altro. Quando è stata sentita, peraltro, aveva dichiarato di non ver riconosciuto dalla voce l’amico, accusato di essere l’autore materiale della rapina. Dopo la discussione delle parti (Muca è difeso dall’avvocato Riccardo Masecchia e Magale dall’avvocato Nicola Ottaviani), il giudice ha rinviato per repliche e sentenze La ricostruzione della procura è basata sugli accertamenti condotti dalla polizia, sulla videosorveglianza interna della sala slot e sulle dichiarazione di un testimone che aveva visto uno dei rapinatori disfarsi dello scooter, lanciato nel rio che scorre lungo via Vado del Tufo. Lungo il percorso gli agenti avevano ritrovato anche indumenti e un casco integrale.

Il ciclomotore, uno Scarabeo, era senza targa. Ma si era risalito lo stesso all’intestatario, che aveva dato il mezzo per venderlo. L’autore del colpo era stato notato aggirarsi con il casco indossato anche prima di entrare in azione. Un’azione fulminea, durato poco meno di 45 secondi. Sono contestate le aggravanti dell’uso della pistola, del volto travisato e dell’aver approfittato della circostanza che, in quel momento, verso l’ora di pranzo, nella sala slot ci fosse solo la donna, che ha pi subito la rapina.

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