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Distributore carburanti Ewa, scatta l’interdittiva antimafia

Il prefetto Liguori firma il provvedimento: accertati pericoli di condizionamento da parte della criminalità organizzata

Distributore carburanti Ewa, scatta l’interdittiva antimafia

Il prefetto di Frosinone dott. Ernesto Liguori ha adottato un’informazione interdittiva antimafia ai sensi del decreto legislativo 159/2011 riguardante un’impresa della provincia di Frosinone che opera nel settore del commercio di carburanti, nei confronti della quale sono stati riscontrati pericoli di condizionamento della criminalità organizzata. Si tratta del distributore a marchio Ewa di proprietà della “C.S.I. – Caira Servizi Integrati” di Atina, società legata all’imprenditore Vincenzo Salzillo e amministrata dalla moglie Ewa Kot (da qui il nome del marchio). Già in passato la le sue società hanno avuto varie interdittive dalla Prefettura di Milano e recentemente dalla Prefettura di Caserta.

Qualche settimana fa, infatti, nell’ambito di un’operazione condotta dalla Guardia di finanza, nel Lazio erano state chiuse decine di distributori. Secondo l’indagine delle fiamme gialle sarebbe emerso un complesso schema di “frode carosello” che, nel periodo 2018-2021, avrebbe consentito l’immissione sul mercato di oltre 600 milioni di litri di carburante, mascherando le operazioni reali con passaggi contabili fasulli per sottrarsi al pagamento delle imposte. Il provvedimento del prefetto Liguori si inserisce nel quadro dell’azione di prevenzione di fenomeni di infiltrazione della criminalità nelle attività economiche ed a tutela dell’economia legale, che la Prefettura svolge, attraverso il Gruppo Interforze Antimafia, con il supporto della Direzione Investigativa Antimafia e delle Forze di Polizia.

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