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Milena Mancini

Il momento della disperazione

Il ritorno da Istanbul della salma dell’imprenditrice era previsto per ieri notte all’aeroporto di Fiumicino. Lo sfogo sui social della sorella Sara: «Hai lottato giorno dopo giorno. Solo loro sanno come ti hanno ridotto»

Muore dopo un intervento chirurgico a Istanbul. Addio a Milena Mancini

L'imprenditrice Milena Mancini

Era previsto nella notte appena passata, all’aeroporto di Fiumicino, l’arrivo della salma di Milena Mancini, l’imprenditrice di Isola del Liri deceduta a soli 56 anni, lunedì mattina a Istanbul, dopo un intervento di liposuzione. Una vicenda che presenta ancora contorni oscuri: sarà eseguita o meno l’autopsia sul corpo della donna in Italia? «Non vi libererete facilmente di me», aveva detto salutando in modo ironico a fine settembre i suoi due soci dell’agenzia immobiliare di Sora “Up Casa”, Alessandro Vona e Giulio Casinelli. «Aveva affrontato il viaggio serena - racconta Vona, che oltre ad essere suo socio è anche suo cugino -Nessuno si sarebbe aspettato di non vederla tornare mai più». Il dolore della famiglia di Milena Mancini ha trovato ieri sfogo sui social. Una delle sorelle, Sara, chiede la condivisione del suo pensiero e il rispetto in queste ore di forte assenza e totale sconcerto. Si è detta pronta a raccontare la verità, ma ora è il momento della disperazione. Infatti, desidera proteggere l’anziano padre Alvaro, dirigente dell’azienda “Indexa”.

«Sorella mia non ci posso credere ancora che non sei più tornata da quel maledetto giorno, quando sei partita eri felicissima. Mi hai detto: Sosò stai tranquilla. andrà tutto bene. Ci siamo abbracciate forte forte e ci siamo sussurrate che ci saremmo riviste nel giro di una settimana. Arrivata lì mi hai chiamato. Il viaggio tutto ok. Il giorno dopo analisi, controlli ed elettrocardiogramma tutto ok. Otto ore di intervento, Ci siamo videochiamate: eri distesa sul letto, dolorante con il pollice sollevato che significava tutto ok. Dopo quattro ore, il trasferimento all’ospedale universitario di Istanbul. Hai lottato giorno dopo giorno, con la piccola speranza che saresti tornata da me, ma loro e soltanto loro sanno come ti hanno ridotto. Io so solo che ti hanno portato via da me: maledetti. Sono stata contattata da diversi giornalisti, ma ieri (lunedì, ndc) non avevo neppure la forza di camminare e di parlare con loro. Quando sarà possibile, darò la mia disponibilità per indicazioni più dettagliate, ma io non dormo da circa 20 giorni. Mi dispero con le lacrime, abbiate un po’ di rispetto per noi tutti a scrivere cose che non sono vere. Sappiamo soltanto noi come sono andate le cose. Rispettate mio padre che ha 85 anni. Abbiamo già avuto un dolore immenso per la perdita di mia madre 30 anni fa».

Quindi Sara Mancini, ricordando la sorella Milena, riflette: «Avevi la stessa identica età di mia nipote Juditta, so soltanto io che cosa si prova a perdere una madre nell’adolescenza. Parlerò con tutti voi, ma questa è la mia piccola dichiarazione scritta. Condividete tutti, che possa arrivare a quelle persone che non mi hanno rimandato mia sorella con il sorriso di quando è partita. Non mi voglio esprimere con vocaboli più pesanti verso chi me l’ha ridotta in quelle condizioni. So solo che mia sorella era tutto per me, la piango la strillo sbatto la testa al muro il mio amore è volato in cielo: ti amo sorella mia sto morendo insieme a te». Pensieri malinconici sono arrivati anche dai suoi compagni di classe delle Superiori, che ricordano il suo sorriso contagioso. A Isola del Liri, città originaria dell’imprenditrice che viveva con il compagno a Sora, in tanti ora attendono di sapere la data dei funerali, per partecipare all’ultimo saluto.

Intanto ieri, le telecamere Rai hanno fatto la spola tra Sora e Isola del Liri per raccogliere testimonianze su quanto è accaduto. La notizia è arrivata sulle cronache nazionali, sollevando anche forti polemiche dopo le parole espresse sui social dal professor Matteo Bassetti: «Andare dal chirurgo estetico non è come andare dall’estetista o dal parrucchiere: ci sono importanti rischi connessi alle procedure chirurgiche».

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