Frosinone

Cimitero: «Nessuna traccia dei lavori»

Il consigliere comunale Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) interviene sull’emergenza loculi: «Nonostante i reel di propaganda della “Frosinone per fare” il cantiere non è ancora partito»

Cimitero: «Nessuna traccia dei lavori»

Emergenza loculi al cimitero di Frosinone. Dopo l’ordinanza, a firma del sindaco Riccardo Mastrangeli, che ha stabilito la requisizione dei posti assegnati, ma non ancora utilizzati, sulla questione è intervenuto il consigliere comunale Anselmo Pizzutelli (eletto nella Lista Mastrangeli). Un argomento molto sentito in città, soprattutto per le numerose preoccupazioni che si portano dietro centinaia di parenti dei defunti. «Mi sarei aspettato da parte dell’ufficio competente, del vice sindaco, l’assessore a ramo, nonché del sindaco, una gestione diversa», ha commentato Pizzutelli. In programma c’è la costruzione di altri 1.200 loculi, suddivisi in tre lotti distinti. «L’annuncio risale al 2023 – continua il consigliere – Siamo arrivati ad oggi, al 2026, e ancora dobbiamo iniziare con la costruzione del primo lotto che prevede la realizzazione di 570 loculi. Ma quello che è incredibile è che ancora i lavori non sono iniziati. Nonostante gli annunci e i reel di propaganda della “Frosinone per fare”. Dopodiché, di questi 570, nessuno si è reso conto che abbiamo requisito, con le varie ordinanze, l’ultima anche di qualche settimana fa, i posti venduti ancora non occupati. E abbiamo già 400 salme sistemate in modo provvisorio. Conosco persone anziane che non ci dormono, sapendo che la loro tomba è stata occupata anche se temporaneamente. Conosco persone, e questo l’ho vissuto direttamente qualche settimana fa, dove una persona cara ha deciso, o meglio, i figli hanno deciso di cremarla per farla stare vicino al marito, altrimenti non c’era possibilità né di avere una seconda tomba neanche lontano».

L’atto in questione prevede «che la requisizione ha carattere urgente e temporaneo a causa della carenza di loculi, fatta salva la possibilità di reiterazione fino alla realizzazione dei nuovi loculi e comunque fino alla cessazione della fase di emergenza in corso. all’eventuale provvisorio beneficiario non compete al momento alcun pagamento del costo del loculo, salvo il pagamento del diritto di trasporto e tumulazione; nessuna spesa o pagamento di oneri per la futura estumulazione e nuova tumulazione sarà dovuta dai familiari dei defunti che andranno ad occupare i loculi requisiti». Poi c’è ancora un’altra preoccupazione da parte di tutti i familiari di coloro che sono stati posizionati temporaneamente in un loculo. Consapevoli che se dovesse morire il legittimo proprietario, il Comune provvederà a spostare la salma. «È vero che non cambia nulla per loro, ma comunque per l’Amministrazione è un costo – aggiunge Pizzutelli – E poi immaginiamo per un attimo che quella salma ha la sfortuna di capitare in un’altra tomba, dove muore il legittimo proprietario e bisogna spostarla un’altra volta. Potremmo assistere a bare che vagano, si spostano ogni volta all’interno del cimitero, come una sorta di gioco macabro. Quindi penso che dei 570 al primo lotto, 400 andavano venduti, 170 andavano venduti riservati a quelli che hanno una sistemazione provvisoria. Alcuni sono anni che hanno questa sistemazione provvisoria, dal 2015 se non ancora prima. In questo modo magari si poteva arrivare alla costruzione del secondo lotto in cui si potevano riservare 300 e al terzo lotto altri 300. Così si arrivava alla fine della costruzione dei 1.270 loculi, dove magari 200-300 posti si riuscivano a sistemare, anche se non tutte le 400 salme, ma almeno buona parte. Non è che si può aspettare di ampliare il cimitero e non si sa mai quando lo si farà».

Poi guardando al regolamento cimiteriale che prevede che se non sei residente nel Comune capoluogo non puoi essere tumulato nel civico cimitero. «Un’assurdità se pensiamo a tutti quelli non più residenti. Però magari a Frosinone ci sono nati, si sono dovuti trasferire per lavoro, hanno parenti, amici, genitori. Ma comunque non possono essere tumulati – spiega Pizzutelli – O al fatto che uno abita al confine, sulla Casilina Nord, però ha sempre vissuto, ha lavorato, magari ha avuto un’attività commerciale a Frosinone. Oppure al fatto che non è prevista una sepoltura per andare incontro a chi, ad esempio, è indigente».
Infine, Pizzutelli affronta la questione dei costi «veramente alti. E nessuno, nonostante la commissione che presiedo si sia occupata già diverse volte di questi temi e abbia scritto queste argomentazioni, nessuno se ne fa carico». Il consigliere si riferisce al fatto che un loculo può arrivare a costare fino 3.292 euro. Un prezzo che varia, a seconda della fila, e parte da 1.609 euro.