Il fatto
16.10.2025 - 09:45
Violenza sessuale su una mamma scesa dal treno con il figlio e il marito e poi violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Per questi reati la polizia ha arrestato un operaio marocchino di 39 anni, impiegato in un’azienda di Alatri. I fatti sono accaduti tra piazza Pertini, dove è avvenuta l’aggressione sessuale, e via Bellini, dove il personale delle volanti ha rintracciato e arrestato l’extracomunitario dopo una violenta colluttazione. Due agenti sono rimasti feriti e si sono fatti medicare con prognosi di otto giorni per ognuno. Anche il marocchino per essere calmato è prima finito in ospedale e poi in carcere a via Cerreto. La signora, in compagnia di un figlio piccolo e del marito, era appena scesa dal treno e stava per riprendere l’auto parcheggiata in piazza Pertini. È stato allora che il marocchino, in evidente stato di alterazione (poi confermato per droga dalle analisi effettuate in ospedale), si è avvicinato alla coppia e al bambino farfugliando qualcosa di incomprensibile per i tre. Il padre, preoccupato per ciò che sarebbe potuto accadere al bambino, ha subito messo in macchina il piccolo. Ed è stato in quei frangenti che il marocchino, così come ricostruito dalla polizia, si è gettato sulla donna, palpeggiandola.
Poi è scappato tra le urla della donna che hanno richiamato anche gli altri presenti in piazza. Qualcuno ha cercato di inseguire l’uomo. Nel frattempo, sono state allertate le pattuglie di polizia e carabinieri presenti sul territorio. Sono stati gli agenti delle volanti, diretti dal commissario capo Gianluca Di Trocchio a intercettare l’uomo in via Bellini. L’hanno bloccato non senza fatica. Secondo le accuse, il marocchino si dimenava e così facendo ha colpito i due agenti che l’hanno ammanettato. Sono tutti finiti in ospedale: gli agenti per farsi medicare le ferite (inferte a calci e pugni), giudicate guaribili in otto giorni, e l’arrestato per essere calmato prima del trasferimento in carcere. Difeso dall’avvocato Tony Ceccarelli, dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale (la donna ha poi formalizzato la querela in questura), violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Oggi in carcere alle 12 l’udienza di convalida.
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