Cassino
23.09.2025 - 16:11
La fiaccolata per Paolo Mendico
È una settimana importante quella appena iniziata ai fini dell’inchiesta per istigazione al suicidio aperta dalla Procura di Cassino dopo la morte del quindicenne Paolo Mendico. Prevista infatti per i prossimi giorni la prima relazione del Racis dei carabinieri sugli apparecchi in uso al quindicenne, tutti acquisiti il giorno stesso della morte quando già i genitori (originari di Cassino), Giuseppe e Simonetta, avevano segnalato gli episodi di bullismo e le loro denunce, una delle quali scritta e depositata cinque anni fa quando il ragazzo era ancora in quinta elementare. Per altro verso l’indagine si muove anche sulle dichiarazioni dei docenti e della dirigente dell’Istituto Pacinotti, Gina Antonetti; tutti dovrebbero essere ascoltati dalla Procura sempre questa settimana.
La storia di Paolo, che ha fatto il giro d’Italia e commosso tutti, ha costretto anche scuola e istituzioni a riflettere sull’importanza dell’ascolto e dell’osservazione dei minori.
Adesso restano, in concreto e a parte tutte le lacrime e i messaggi di solidarietà, le due indagini indipendenti e parallele messe in campo, una dell’Ufficio scolastico regionale che ha effettuato un’ispezione di tre giorni all’Istituto Pacinotti e nelle scuole medie frequentate dal ragazzo suicida.
Ieri per la prima volta una docente della scuola frequentata da Paolo ha scritto un post sui social in cui invita tutti a riflettere sull’accaduto e a non criminalizzare solo la scuola perché la fragilità degli adolescenti è qualcosa che coinvolge tutte le istituzioni degli adulti. Come si sa il Comune di Santi Cosma ha assunto uno psicologo per fornire sostegno alla seconda Informatica del Pacinotti e dovrebbe iniziare il progetto di assistenza sempre questa settimana.
Si tratta di un intervento tampone e urgente varato in attesa che la scuola possa aderire in proprio ai bandi regionali di sostegno psicologico e contro il bullismo.
Però questa vicenda ha messo a nudo una realtà più complessa, di una terra di confine, di un piccolo centro che non ha i mezzi (finanziari) per individuare e cercare di risolvere situazioni critiche come quelle che affrontano i giovanissimi. È un tema che, in teoria, sta anche nell’agenda del neonato consorzio per i servizi sociali, che proprio in questi giorni dovrebbe varare il piano degli interventi sociosanitari per i comuni aderenti, tra i quali c’è Santi Cosma e Damiano.
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