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Cronaca

Si vendica della ex con foto hot

Cinquantenne accusato di revenge porn e atti persecutori nei confronti di una quarantacinquenne. L’uomo ha inoltrato immagini che ritraevano la frusinate ai familiari di lei e pure al prete

tribunale frosinone

Il tribunale di Frosinone

Lei lo lascia. Lui non si rassegna e inizia a perseguitarla, a minacciarla. Arriva a diffondere anche foto e video hot che la ritraggono in atteggiamenti intimi. Immagini che, stando alle accuse, invia a familiari, amici e persino al prete. Pubblica, inoltre, foto e frasi offensive riferite alla vittima con profili falsi sui social. Un incubo durato diverse mesi per una quarantacinquenne di Frosinone vittima del suo ex compagno. Queste le accuse per un cinquantenne. Mesi fa è scattato il divieto di avvicinamento alla vittima. Nei giorni scorsi è stata fissata l’udienza preliminare. L’uomo dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 5 dicembre nel tribunale di Frosinone.

La ricostruzione

I fatti contestati risalgono a un anno fa. La frusinate, dipendente in un ente pubblico, è riuscita a dire basta e a denunciare il suo ex. Ha chiesto aiuto a un centro antiviolenza. Il cinquantenne è finito sotto accusa per minacce, atti persecutori e revenge porn.
Stando alle accuse, l’uomo, per vendicarsi perché la donna non aveva alcuna intenzione di tornare insieme a lui, ha iniziato a minacciarla di inviare immagini e video che la ritraevano in atteggiamenti intimi, scambiati mentre avevano la relazione. Quando si è reso conto che la donna non cedeva comunque al ricatto, ha inoltrato il materiale anche ad alcuni familiari, amici e al sacerdote della chiesa frequentata dalla parte offesa. Avrebbe poi creato falsi profili social per denigrarla anche su instagram e facebook. Avrebbe proseguito pure dopo che le autorità competenti, a seguito della denuncia della parte offesa, hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione dove hanno sequestrato pc e cellulare per verificare l’effettivo possesso di video e immagini. Perquisizione che ha dato esito positivo. L’uomo è finito così nei guai e fra quattro mesi dovrà comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare.

Le associazioni che si occupano di casi di violenza invitano le donne a contattare le forze dell’ordine e il numero 1522 per segnalare gli episodi di cui sono vittime (numero di servizio nazionale gratuito di assistenza telefonica e di supporto, attivo 24 ore su 24).

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