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Ceccano

Morte di Giovanni Tiberia, s'indaga ancora: il fascicolo passa da ignoti a noti

A marzo scorso il fornaio di quarantaquattro anni era stato trovato senza vita

Morte di Giovanni Tiberia, s'indaga ancora: il fascicolo passa da ignoti a noti

Sviluppi sul decesso di Giovanni Tiberia, il quarantaquattrenne di Ceccano, trovato senza vita lo scorso marzo. Dopo la morte del ceccanese sono stati avviati tutti gli accertamenti del caso per fare luce sull’accaduto ed è stata effettuata l’autopsia sul corpo dell’uomo. Era stato aperto un fascicolo contro ignoti, da parte della Procura della Repubblica di Frosinone, per omicidio colposo, ora sarebbero stati trasferiti gli atti del procedimento e il fascicolo sarebbe passato da ignoti a noti e sarebbe stato unito a un altro procedimento sempre verso persone note. Sui fascicoli riuniti, vige il massimo riserbo. S’indaga ancora, dunque, per chiarire le cause della morte di Giovanni, per tutti Giampaolo.

I fatti
Era il 10 marzo scorso quando la comunità di Ceccano ha appreso la notizia della morte di Giovanni. Una notizia che ha sconvolto familiari e amici. I tanti che conoscevano il quarantaquattreenne, trovato senza vita dopo un malore. Sarà l’esame autoptico, disposto sul corpo della vittima, a fare luce sul decesso del quarantaquattrenne e le indagini avviate dalle forze dell’ordine. La famiglia della vittima, dopo il dramma, si è rivolta all’avvocato Danilo Dipani, tramite il quale aveva chiesto che venisse fatta luce sulla morte del loro caro. Tiberia era molto conosciuto, lavorava nel panificio di famiglia, nelle parte alta della città. La morte del quarantaquattrenne ha destato dolore e incredulità.

I funerali, fissati in un primo momento il giorno successivo al decesso, erano stati annullati perché la Procura ha voluto vederci chiaro. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per poter disporre ed effettuare l’esame autoptico. La salma, infatti, era stata sequestrata dai carabinieri.
Per l’ultimo saluto, tante le persone che si sono strette attorno ai familiari del ceccanese. Sono stati affissi anche striscioni in sua memoria, tra cui quella della curva nord, con su scritto “La Nord di rende onore”.

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