Spazio satira
Patto di ferro
09.06.2025 - 13:00
Sicurezza, l’analisi del territorio e dei flussi economici farà la differenza in termini di prevenzione. Questo è uno dei punti cardine del rinnovato impegno della Prefettura che di recente a Cassino ha voluto tenere uno dei vertici del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo i gravi fatti registrati in città. Il terzo convocato in pochissimo tempo. Un incontro durante il quale è stato sottoscritto il piano “Mille occhi sulla città”, il “patto di ferro” per la sicurezza. E nella stessa sede è stato discusso un protocollo d’intesa, recentemente proposto dal prefetto Liguori ai Comuni della provincia di Frosinone, in materia di prevenzione amministrativa antimafia relativo al settore turistico-alberghiero e della ristorazione. Una novità assoluta. Così come lo è stata l’apertura alle associazioni di categoria (presenti Guido D’Amico nella doppia veste di delegato della Camera di Commercio e di presidente di Confimprese Italia, Bruno Vacca presidente di Confcommercio Lazio Sud e Alessandro Maggi per Fipe) e agli istituti di vigilanza privati.
«Un’apertura che segna un cambiamento epocale nei rapporti: così comincia a funzionare la rete sul territorio» ha commentato Bruno Vacca, presidente di Confcommercio Lazio Sud, che porta con sé una lunghissima esperienza sul campo. Sia nell’associazione “Terra di lavoro per la legalità”, ormai ben nota nel contrasto a usura, racket e sovraindebitamento, che in precedenti e conosciute attività antiusura.
«Noi abbiamo un compito molto chiaro, che è quello di sensibilizzare e responsabilizzare i nostri associati (e non solo) che dovranno anche accettare una carta di impegno, un disciplinare, rivolto sia a loro ma automaticamente anche a chi fruisce di questi locali» ha aggiunto. Quindi Vacca dettaglia: «Parlo dell’assoluto divieto di somministrare alcol ai minorenni, del rispetto della quiete pubblica, di un atteggiamento responsabile nella gestione delle attività, ad esempio. Ci sono tanti esercenti che già un anno e mezzo fa hanno dato dimostrazione del loro impegno attivando un servizio privato di controllo a loro spese. Poi, quelli che invece violano apertamente le regole - e il buon senso - è giusto che paghino. Noi rappresentiamo e difendiamo solo quelli che rispettano le regole. C’è un discrimine molto chiaro e preciso».
Ma oltre che nella gestione delle attività, la stretta per il rispetto delle regole arriva anche nel settore turistico alberghiero e della ristorazione. In questa fase non c’è ancora un vademecum vero e proprio ma un indirizzo generale. «Spetterà poi alle autorità andare a precisare nei termini della convenzione che andremo a firmare anche quelli che sono i compiti rispetto a questo tipo di aspetto». Quindi Vacca rilancia: «Anche perché ormai la criminalità organizzata è ovunque, anche a Cassino. Questo significa che anche qui ognuno deve fare la propria parte. Noi rappresentiamo la maggiore associazione di categoria in Italia, nel Lazio, ma anche nel Cassinate. E qui vogliamo e dobbiamo essere protagonisti».
Questa è la prima volta che si accendono i fari su alberghi e attività ricettive e turistiche. Una novità assoluta. Una esigenza dettata da qualche alert particolare?
«Ci sono stati un paio di episodi un anno fa e un anno e mezzo fa che è importante approfondire, degli alert - ovviamente oggetto di verifiche - che credo possano permettere di alzare l’attenzione sui flussi di denaro, sugli investimenti che occupano anche il settore turistico e alberghiero. La criminalità organizzata è a caccia di nuovi affari, sempre di nuovi settori dove intervenire. Tutti devono fare la loro parte. Quindi pure in questo caso, faccio un esempio molto lato, anche il titolare di un albergo può - se ha dei sospetti - essere una parte attiva nella prevenzione delle infiltrazioni. Perché noi demandiamo, tutti noi, alle forze dell’ordine l’aspetto repressivo. Però in questo modo, con dei protocolli condivisi che ci saranno indicati dalla Prefettura, possiamo diventare protagonisti assoluti. In tal senso gli albergatori, gli operatori nel settore ricettivo, turistico, della ristorazione possono diventare delle sentinelle. Così come tutti noi». Quindi ha sottolineato: «Grande la soddisfazione di poter prendere atto che, a parte tutto quanto è stato già fatto in questi anni - perché va ricordato che le forze di polizia e la Prefettura hanno davvero dato tantissimo in termini operativi e non solo - si stia compiendo un salto di qualità nella direzione centro la criminalità organizzata perché si sta puntando sul fare rete. L’arma vincente».
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