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Cassino

Aree ex Fiat da rilanciare. «Un antidoto alla crisi»

L’interesse delle multinazionali e i progetti per le aree ex Fiat in disuso. Si tratta del 50% degli spazi in cui insiste la realtà produttiva. Parla Ferdinandi

stellantis

Il sito produttivo di Stellantis

La possibilità di poter “riempire” lo spazio ora in disuso nel sito pedemontano legato alla produzione Stellantis con nuove attività industriali rappresenta una vera iniezione di fiducia per il territorio Cassinate, legato da sempre a filo doppio all’andamento dello stabilimento che è sempre più fiaccato da continui stop. È dal 18 aprile che gli operai del montaggio non varcano i cancelli. Con soli 36 giorni lungo le linee da inizio anno la penuria lavorativa continua. Il rientro del 5 maggio non ci sarà: lastratura e verniciatura riprenderanno le attività produttive martedì 13 maggio. Il montaggio ricomincerà regolarmente il 14.

L’analisi
Quella in cui insiste l’insediamento produttivo di Stellantis è un’area che supera i 200 ettari, di cui la metà adesso è senza alcun utilizzo. Una zona vastissima, che sui 17 chilometri quadrati del territorio pedemontano ne occupa almeno due, per rendere l’idea.
I recenti rumors parlano di multinazionali del settore farmaceutico che avrebbero mostrato interesse per una parte delle aree in disuso. Una possibilità confermata anche dal sindaco Gioacchino Ferdinandi, che in verità allarga gli orizzonti. E spera in un possibile multi insediamento.

«Parliamo di un sito altamente competitivo che difficilmente ha eguali in Italia per infrastrutture e servizi: è attiguo alla linea ferroviaria, ha un depuratore dedicato, un impianto di metanizzazione, una turbogas - spiega Ferdinandi - Fermo restando la speranza che il piano industriale Stellantis possa portare a nuovi investimenti nelle aree in disuso (con l’attesa del nuovo modello ibrido) l’area è oggetto di attenzione da parte di multinazionali. E non posso oggi escludere di più settori: un antidoto alla crisi». Poi aggiunge: «Lo stabilimento di Fincantieri, di fronte al sito, ci spinge a sperare che ad esempio anche la Leonardo, attiva nei settori della difesa e della sicurezza, possa mostrare interesse. L’attenzione del Governo è alta, con la Commissione regionale in prima linea, per un sito che può rappresentare una vera opportunità».

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