Spazio satira
Colfelice
15.04.2025 - 09:07
Umiliazioni e maltrattamenti alla consorte, marito assolto con formula piena dopo una lunga istruttoria dibattimentale: se le condotte contestate non risultano abituali e ripetute nel tempo - ma sporadiche e occasionali - non si configurerebbe dunque, secondo il tribunale, l’ipotesi di maltrattamenti in famiglia.
La vicenda
La vicenda risalirebbe a ben oltre sei anni fa. L’imputato, un cinquantaseienne residente nel territorio di Colfelice - secondo l’ipotesi accusatoria - nell’ultimo periodo della burrascosa convivenza con la ex moglie avrebbe più volte alzato la voce. Un crescendo di tensioni in cui non sarebbero mancate neppure aggressioni fisiche, secondo la parte offesa. L’uomo, difeso dall’avvocato Mauro Marsella, era stato infatti accusato di condotte sempre più aggressive: secondo la consorte, anche di aver posto in essere quotidianamente aggressioni fisiche e verbali nei confronti della stessa. Di averla umiliata, colpita con un cellulare al culmine di una discussione.
E, addirittura, in una occasione, di aver tentato di investirla con la propria autovettura. Mentre, in un altro episodio che risalirebbe al 2019, avrebbe tentato di aggredirla con un’accetta nell’intento di colpirla al collo.
Il tribunale di Cassino, presieduto dal dottor Marco Gioia, condividendo le conclusioni dell’avvocato Mauro Marsella ha ritenuto tuttavia che «non vi fossero gli estremi per pronunciare una sentenza di condanna poiché, all’esito dell’istruttoria, è emerso come le condotte contestate all'uomo non fossero abituali e ripetute nel tempo ma sporadiche e occasionali, tali da non integrare l’ipotesi delittuosa dei maltrattamenti in famiglia» ha spiegato la difesa a margine della sentenza. Per tali ragioni l’uomo è stato assolto da ogni accusa.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione