Spazio satira
La vicenda
08.03.2025 - 20:16
Il tribunale di Frosinone
Racconto drammatico ieri nel tribunale di Frosinone dove è stata ascoltata la sorella di una delle giovani vittime di revenge porn che sarebbero state ricattate e minacciate da tre uomini. A processo sono finiti un ventinovenne di Ceccano, un trentatreenne di Castro dei Volsci e un trentaduenne di Roma. Sono accusati anche di estorsione. Le vittime, all’epoca dei fatti contestati alcune addirittura quattordicenni, sono state adescate sul web da profili fake, dove soggetti sconosciuti le ricattavano. Un piano architettato per farsi consegnare foto hot che le ritraevano. E se qualcuna tentava di opporsi, sempre stando alle accuse, veniva minacciata di violenze sui familiari. Erano riusciti così a farsi inoltrare foto hot. Ieri è stata sentita la sorella di una delle vittime. Ha riferito che la ragazza aveva tentato il suicidio. Ha abbandonato gli studi, il servizio civile, gli amici. Piangeva tutte le notti, non usciva più. I familiari non riuscivano a capire cosa le fosse accaduto fin quando la giovane, venendo a conoscenza che altre coetanee del paese erano finite nella rete dei tre uomini, ha trovato il coraggio di raccontare tutto.
La prossima udienza si terrà il 28 marzo per sentire altri testi della parte civile tra cui psicologi che dovranno riferire in merito. Nel processo si sono costituite parte civile l’associazione “Insieme a Marianna”, con l’avvocato Antonella Liberatori, e alcune ragazze, tramite gli avvocati Cristiana Sordi, Gianmarco De Robertis e Claudia Sorrenti. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Fabio Vicano, Tony Ceccarelli e Pietro Polidori. Le vittime hanno parlato di un condizionamento generale, dove alcuni soggetti dicevano di assecondare le richieste al fine di farle cessare. Si torna in aula, dunque, nel tribunale di Frosinone dove si sta svolgendo il processo, a fine mese.
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