Ceccano
22.02.2025 - 09:05
Il vano caldaia rimasto vuoto dopo il furto messo a segno l’altra notte alla “Casa dell’amicizia di via Badia
Erano almeno in due, probabilmente in tre. Hanno lavorato con tranquillità svitando dadi e bulloni, disconnettendo i cavi elettrici e i tubi idraulici. Quindi, forse grazie a un complice che li spettava in strada, hanno caricato la caldaia e si sono dileguati.
Il furto ha inoltre costretto “Diaconia” a chiudere la struttura per qualche giorno, il tempo necessario per installare una nuova caldaia. Un colpo commesso da criminali senza alcuno scrupolo.
«Non è la prima incursione di questo genere - racconta amareggiato il direttore di “Diaconia, Loreto D’Emilio - Nell’ultimo anno il centro è stato preso di mira da qualcuno, hanno già provato a rubare le attrezzature della nostra piccola fattoria e un televisore. Ma la cosa peggiore è che impauriscono i nostri ragazzi; qui da stamattina qualcuno di loro non smette di piangere, sono molto sensibili. Queste cose rovinano le attività che facciamo, creano disagio ai ragazzi e sono incomprensibili visto che noi offriamo aiuto a tutti. Invece di rubare la caldaia avrebbero potuto chiedere aiuto, glielo avremmo dato».
Il colpo è stato messo a segno intorno alle 4 della notte. Nessuna infrazione sul cancello, i ladri sono entrati abbassando la recinzione sul retro. Nella struttura c’erano quattro ragazzi e l’operatrice. Non si sono accorti di nulla fino al mattino, quando hanno scoperto il furto. Il coordinatore della struttura ha presentato denuncia ai carabinieri. «Stiamo verificando se hanno preso altro - conclude D’Emilio - Forse all’inizio della settimana prossima potremo riaprire».
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