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Ceccano

Caldaia rubata. Il centro per disabili resta al freddo

I malviventi rubano la caldaia del centro per disabili “Casa dell’amicizia”: i ragazzi restano al freddo. Non è il primo furto nella struttura di via Badia. Il direttore di “Diaconia” D’Emilio: «Qualcuno ci ha preso di mira»

Caldaia rubata. Il centro  per disabili resta al freddo

Il vano caldaia rimasto vuoto dopo il furto messo a segno l’altra notte alla “Casa dell’amicizia di via Badia

Erano almeno in due, probabilmente in tre. Hanno lavorato con tranquillità svitando dadi e bulloni, disconnettendo i cavi elettrici e i tubi idraulici. Quindi, forse grazie a un complice che li spettava in strada, hanno caricato la caldaia e si sono dileguati.
Un bottino piuttosto misero ma un danno enorme, non solo materiale. I ladri che l’altra notte hanno trafugato la caldaia che alimenta il sistema di riscaldamento della “Casa dell’amicizia”, il centro di via Badia gestito da “Diaconia” che opera con persone fragili di diverse età, soprattutto giovani e giovanissimi, permettendo loro di fare attività, socializzare, integrarsi, hanno lasciato i ragazzi al freddo e senza acqua calda.

Il furto ha inoltre costretto “Diaconia” a chiudere la struttura per qualche giorno, il tempo necessario per installare una nuova caldaia. Un colpo commesso da criminali senza alcuno scrupolo.
«Non è la prima incursione di questo genere - racconta amareggiato il direttore di “Diaconia, Loreto D’Emilio - Nell’ultimo anno il centro è stato preso di mira da qualcuno, hanno già provato a rubare le attrezzature della nostra piccola fattoria e un televisore. Ma la cosa peggiore è che impauriscono i nostri ragazzi; qui da stamattina qualcuno di loro non smette di piangere, sono molto sensibili. Queste cose rovinano le attività che facciamo, creano disagio ai ragazzi e sono incomprensibili visto che noi offriamo aiuto a tutti. Invece di rubare la caldaia avrebbero potuto chiedere aiuto, glielo avremmo dato».

Il colpo è stato messo a segno intorno alle 4 della notte. Nessuna infrazione sul cancello, i ladri sono entrati abbassando la recinzione sul retro. Nella struttura c’erano quattro ragazzi e l’operatrice. Non si sono accorti di nulla fino al mattino, quando hanno scoperto il furto. Il coordinatore della struttura ha presentato denuncia ai carabinieri. «Stiamo verificando se hanno preso altro - conclude D’Emilio - Forse all’inizio della settimana prossima potremo riaprire».

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