Il cantiere del nuovo asilo ancora al palo. Lavori fermi da mesi e mistero sulla delibera di modifica

Asilo nido di Finocchieto, lavori fermi da mesi e mistero sulla delibera di modifica progettuale, pubblicata irritualmente per la seconda volta.
Avevamo scritto sulla possibilità di commissariamento del progetto, finanziato con fondi europei per una somma rilevante.
Ad oggi, con il cantiere mai partito salvo che per alcuni scavi di saggio per la verifica archeologica, e pagamenti effettuati per centinaia di migliaia di euro, sulla bacheca del Comune appare pubblicata la delibera di giunta numero 163 del 6 giugno 2024 che parlava di “presa d’atto modifiche progettuali a seguito di ritrovamenti archeologici ed imprevisti di natura geologica”.
Al di là del contenuto e del relativo merito, desta perplessità la riproposizione di una delibera già pubblicata dal primo al 16 luglio dello scorso anno.

Giova ricordare che l’Italia ha ricevuto 4,6 miliardi di euro, da dare ad oltre 2.000 comuni per la realizzazione di 264.000 posti distribuiti in 2.190 strutture, tra asili nido e scuole dell’infanzia. Anagni ha ottenuto nel febbraio 2022 l’importo di 2.323.904 euro.
Le fasi: determinazione 403 del 30 marzo 2023 di approvazione del verbale di validazione; determinazione 404 del 30 marzo 2023 di riapprovazione del progetto definitivo e avvio della procedura di gara; determinazione 474 del 30 marzo 2023 di riapprovazione del progetto definitivo e avvio della procedura di gara; determinazione 688 del 26 maggio 2023 di aggiudicazione della gara con ribasso del 4% sulla parte servizi di progettazione e del 2% sulla quota lavori, per un importo di aggiudicazione di 57.600 euro per la progettazione e di 1.808.054 euro, oltre agli oneri fiscali, per i lavori.
Ad oggi, dopo mesi dalla consegna dei lavori e dopo aver bonificato a tecnici ed impresa anticipazioni per centinaia di migliaia di euro, gli unici interventi riguardano lo scavo di buche lasciate in bella vista ed il cartellone che non indica alcun dato tecnico. La delibera parla di modifiche effettuate su iniziativa dell’impresa, su un sito che presenta anche altri ostacoli non descritti nella delibera.