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Subiaco

Il paese sconvolto per la morte del giovane sindaco Petrini. Sabato il funerale

Proclamato il lutto cittadino per tre giorni. Tutti gli edifici pubblici e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado resteranno chiusi

Il paese sconvolto per la morte del giovane sindaco Petrini. Sabato il funerale

Domenico Petrini

Si svolgeranno sabato prossimo, 25 gennaio, i funerali del sindaco di Subiaco Domenico Petrini, morto improvvisamente mercoledì pomeriggio mentre era in Comune.
In base all’ordinanza numero 3, viene proclamato il lutto cittadino nei giorni 23, 24 e 25 gennaio. Tutti gli edifici pubblici e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado resteranno chiusi.
La camera ardente sarà allestita nella sala consiliare del palazzo comunale ed aperta dalle ore 8 alle 20 di giovedì 23 e venerdì 24 gennaio.

La morte del giovane sindaco di Subiaco ha sconvolto la cittadinanza e la triste notizia ha gettato tutti nello sconforto. Probabilmente è stato un infarto a stroncare la vita dell’attivissimo trentottenne che quattro anni fa aveva coronato il sogno di amministrare il suo paese. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del sindaco.
Appena si è sparsa la tragica notizia, molta gente si è radunata nella piazza antistante il palazzo comunale, sgomenta per l’accaduto.

Domenico Petrini aveva 38 anni, lascia nella disperazione la moglie. Tantissimi gli attestati di cordoglio da parte dei colleghi sindaci del comprensorio e di quanti lo hanno conosciuto.
I funerali sono in programma per sabato 25 gennaio, alle ore 11, nella Basilica di Sant’Andrea Apostolo.

Tanti i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia. «La morte di Domenico Petrini - ha detto il concittadino Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura - mi colpisce e rattrista molto. Un giovane pieno di entusiasmo e di rara intelligenza, sempre pronto a darsi da fare impegnandosi senza risparmiarsi. Nella sua breve sindacatura ha raggiunto risultati che nessun altro aveva nemmeno sognato. È deceduto in Comune, al lavoro, a cui si è dedicato sempre senza lesinare energie. Lascia oggi una comunità orfana della sua guida, una giovane moglie, la sua famiglia e tanti amici nello sconforto».

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