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Frosinone

Incendio a "Pianeta Outlet". «Torneremo più forti di prima»

Delia Borrelli in un video sui social è ritornata nel negozio distrutto dall’incendio doloso: «È stato difficile entrare, non è rimasto nulla. Ci vorrà tempo ma riapriremo anche qui a Frosinone»

delia borrelli

Delia Borrelli in un frame del video pubblicato sui social

Fino a un mese e mezzo fa in quel grande negozio c’erano scaffali pieni di merce. C’erano gli addobbi natalizi, tante idee regalo, e non solo. Oggi c’è solo materiale distrutto dalle fiamme. Non è stato facile per Delia Borrelli, in questi giorni di festa, entrare in quella struttura. Ha le lacrime che scendono sul suo viso, la voce che spesso si interrompe. Ma una cosa è certa. Lo ripete anche nel video postato sui social. «Ci vorrà tempo, ma riapriremo anche qui a Frosinone». All’alba del 16 novembre scorso l’incendio doloso che ha distrutto Pianeta Outlet nel capoluogo ciociaro, pochi giorni dopo l’apertura.

«A distanza di un mese e mezzo dall’incendio al negozio a Frosinone abbiamo trovato il coraggio di tornare qui. In tantissimi ci state chiedendo se riapriremo. Torneremo; noi ce la metteremo tutta come abbiamo sempre fatto. Ci vorrà tempo perché come potete vedere è tutto completamente distrutto». Delia Borrelli si commuove. Ha la voce rotta. «È stato difficile rientrare. Ci vorrà tempo ma ce la faremo. Per noi è stata una “sconfitta” da una parte, ma dall’altra un punto di partenza. Vorrei tornare qui a lavorare, dalla mattina alla sera. Era bellissimo il negozio. C’abbiamo messo anima e corpo. Ci vorrà tempo ma lo rifaremo più bello di prima. Riapriremo in questa città speciale per noi. Tutti i nostri clienti sono persone splendide, non rappresentano quello che è successo». Borrelli ha poi salutato tutti annunciando aggiornamenti «passo dopo passo».

La ricostruzione
Per l’incendio doloso a Pianeta outlet” è stato accusato Ivan Mazzocchi. Il quarantasettenne è stato arrestato con l’accusa di aver appiccato il fuoco all’alba di sabato 16 novembre. Fuoco che ha devastato il negozio sulla Monti Lepini, aperto giusto cinque giorni prima. Gli investigatori del neo dirigente della squadra mobile frusinate Angelo Longo sono partiti da un punto fermo: le immagini della videosorveglianza interna dell’outlet dalle quali si intravedeva un uomo vestito di nero, con il volto parzialmente coperto da un cappellino. Questi, dopo aver mandato in frantumi con un martelletto il vetro di uno degli ingressi laterali, lanciava all’interno un ordigno incendiario. Le fiamme si propagavano immediatamente tanto che lo stesso veniva in parte investito.
A quel punto la polizia è andata a ritroso. Ha cercato di individuare il percorso compiuto dall’autore dell’incendio a partire dalla zona immediatamente prossima all’esercizio preso di mira. Decisive sono risultate alcune immagini nei pressi dell’outlet, ma anche allo Scalo. E così gli agenti, dopo aver comparato le varie immagini acquisite, grazie anche ai sistemi di vigilanza pubblica e privata del quartiere, lo hanno identificato.

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