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Caso De Vizia, il tempo stringe. In ansia trentadue padri di famiglia

Oggi l’incontro tra la società e la Regione sui licenziamenti collettivi, . Il 31 la scadenza dell’appalto, il 7 la procedura sarà effettiva. Dalla Uilm: non esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B

Caso De Vizia, il tempo stringe. In ansia trentadue padri di famiglia

Le prossime ore saranno decisive per la vertenza De Vizia anche se l’angoscia è galoppante perché finora è stato il silenzio il principale protagonista. E anche a Natale la segreteria provinciale della Uilm si è riunita, nel pomeriggio, per approfondire la grave situazione che coinvolge i 32 lavoratori. «La dirigenza dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano sta mostrando una scarsa sensibilità, giocando sui dettagli a discapito di 32 famiglie. Per la Uilm - ha detto Gennaro D’Avino segretario provinciale - tutti i lavoratori devono essere trattati allo stesso modo, non esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, come si è trovato la soluzione per Trasnova, Teknoservice e Logitech serve una soluzione anche per De Vizia».
Proprio oggi è previsto un incontro tra la Regione Lazio e De Vizia (in video conferenza) per la procedura dei licenziamenti collettivi. «La condotta di questo stabilimento è irresponsabile».

E poi rincara: «Ad oggi non abbiamo ricevuto comunicazioni né da Stellantis né da De Vizia; a pagare il prezzo di questo silenzio sono i 32 lavoratori e le loro famiglie. La Uilm continuerà la sua azione a tutela del diritto al lavoro, principio fondamentale e imprescindibile. Ci si attendeva che le festività natalizie sensibilizzassero la direzione aziendale, inducendola a rivalutare le politiche di contenimento dei costi che ledono i diritti dei dipendenti. Purtuttavia - in conclusione - si è ancora una volta constatata la mancanza di azioni concrete e di dichiarazioni univoche in risposta ai reiterati appelli alla responsabilità sociale».

La scadenza dell’appalto è attesa per fine anno mentre i 75 giorni della procedura di licenziamento collettivo scadranno il prossimo 7 gennaio. Da quel giorno ogni speranza andrà a infrangersi contro il muro della triste realtà. Ecco perché il tempo stringe e ogni ora è ormai decisiva per cercare di cambiare le sorti dei 32 padri di famiglia esattamente come è accaduto per i 110 lavoratori di Trasnova, Teknoservice e Logitech che hanno portato avanti una vigorosa protesta a partire dal 18 novembre, per lo più dinanzi alla fabbrica cassinate senza disdegnare la sala consiliare di Piedimonte occupata pacificamente fino a quando l’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy non ha sancito l’uscita dall’incubo con il rinnovo dell’appalto ancora per un anno. Rinnovo a determinate condizioni, ma pur sempre una boccata di ossigeno. Una medesima procedura si sarebbero augurati gli operai della De Vizia ma gli esiti sperati non sono arrivati. Almeno per il momento.

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