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Il Pronto soccorso a rischio stop

Soltanto tre i medici a disposizione per coprire i turni, nell’ordine di servizio restano vari spazi bianchi. A novembre si presentò lo stesso problema che creò una serie di rassicurazioni e smentite sulla situazione

Il Pronto soccorso a rischio stop

L’ospedale “San Benedetto” in località Madonna della Sanità

Sono rimasti in tre. I dottori Martiello, Molle e Moraldi: sono i tre medici che, secondo l’ordine di servizio, copriranno alcuni dei prossimi turni al Pronto Soccorso dell’ospedale “San Benedetto”. Un ordine di servizio che, per il resto, presenta diversi spazi bianchi e punti interrogativi in corrispondenza di quei turni che, ad oggi , risultano scoperti.
E scatta di nuovo l’allarme rosso: il Pronto Soccorso del nosocomio alatrense rischia lo stop, la chiusura, con effetti a dir poco rovinosi per tutta la Sanità provinciale.

Analoga situazione era stata denunciata lo scorso 23 novembre, da parte del comitato in difesa del “San Benedetto” e del sindaco di Fumone Matteo Campoli, e ci fu una levata di scudi da parte dell’amministrazione comunale per tranquillizzare l’utenza e smentire, di fatto, la situazione. Anche il commissario dell’Asl, Pulvirenti, aveva fatto un veloce giro di perlustrazione negli ambienti ospedalieri alatrensi: una presenza per rassicurare tutti sugli impegni.
Ma a distanza di quasi tre settimane, riparte il tam tam, che riprende a circolare con toni preoccupanti all’interno non solo del Pronto Soccorso, ma di tutto l’ospedale, generando viva apprensione tra gli addetti.
L’Asl in passato ha giustificato la carenza di medici d’urgenza nelle strutture ospedaliere con le direttive provenienti dal Ministero, che ha messo fine ai contratti con le cooperative.

Sono state lanciate manifestazioni di interesse per reperire dei medici, ma pare che tutti coloro che hanno risposto (sei su sei) abbiano poi rinunciato agli incarichi. E anche queste sono decisioni che dovrebbero far riflettere.
Tornando alla realtà dei fatti, il turno pomeridiano di sabato, dunque tra due giorni, risulta per il momento scoperto: quale soluzione sarà trovata nell’arco di 48 ore? Difficile dirlo ora.
È fuor di dubbio che, entro poco, si riaccenderà il “fuoco” delle polemiche, cosa già accaduta nello scorso mese di novembre, con il comitato del “San Benedetto” spalleggiato dal sindaco di Fumone che riprenderanno a criticare l’Asl, dicendosi pronti ad inscenare anche delle proteste.

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